Soliti problemi in italiano e "mate"
Ogni anno, nella prima metà di luglio, l'Istituto Invalsi presenta i dati principali delle rilevazioni effettuate in primavera nelle scuole. Come avviene da tempo, e cioè da quando nel primo ciclo sono state inserite ore di tedesco a pioggia, i ragazzi mostrano difficoltà in italiano e matematica. Del resto è normale che sia così. Eccellono, invece, in tutti i gradi, nella lingua inglese. In totale sono stati sottoposti ad indagine circa 6.000 studenti e studentesse, mentre gli osservatori che hanno affiancato i docenti delle scuole nella somministrazione delle prove sono stati una ventina.
Primaria: male italiano e matematica, bene inglese
I risultati delle rilevazioni effettuate al secondo anno della scuola primaria, sia in italiano che in matematica, sono al di sopra della media nazionale e in netto miglioramento rispetto agli anni scorsi. All’ultimo anno di scuola primaria la percentuale di allievi che raggiungono il livello base in italiano e in matematica è ancora sotto la media nazionale, sono però eccellenti i risultati d’inglese: nella comprensione sia della lettura che dell’ascolto risultano, infatti, i migliori d’Italia. “Il 93% degli studenti raggiunge il livello A1 nella prova di lettura, contro l’87% dell’Italia” spiega il sovrintendente Vincenzo Gullotta, “e nella prova di ascolto raggiunge l’A1 il 94% degli studenti, mentre in Italia è l’81%”.
Medie: eccellenti in inglese, maluccio italiano
Per quanto concerne gli esiti delle prove Invalsi della scuola secondaria di primo grado (terza media), risultano ancora una volta eccellenti i risultati d’inglese, che sono tra i migliori d’Italia. L’87% degli allievi raggiunge, infatti, il livello A2 nella prova di lettura (in Italia l’80%) e l’82% lo raggiunge in quella di ascolto (in Italia il 65%). In matematica la scuola italiana rispecchia l’andamento nazionale, con il 56% degli allievi che raggiunge almeno il livello di adeguatezza, mentre nelle prove di italiano è il 55% degli allievi a raggiungere questo livello, con un leggero gap rispetto alla media nazionale.
Superiori: inglese eccellente, male italiano
Le rilevazioni relative al secondo anno di scuola superiore indicano per la matematica esiti superiori alla media nazionale: raggiungono almeno il livello di adeguatezza il 60% degli allievi della scuola in lingua italiana (la media nazionale si attesta al 55%). Da segnalare anche l’indicazione di un ulteriore margine di miglioramento per i risultati d’italiano, di pochi punti sotto la media nazionale (raggiunge almeno il livello di adeguatezza il 58% degli allievi, contro il 63%).
Al termine della scuola superiore, si riscontrano risultati d’italiano sostanzialmente in linea con la media nazionale (il 50% degli allievi raggiunge il livello di adeguatezza, a fronte del 51% a livello nazionale) e ottimi risultati in matematica: il 56% degli studenti raggiunge il livello di adeguatezza, mentre a livello nazionale è solo il 50% degli studenti a raggiungerlo. Sempre eccellenti i risultati d’inglese. Il 67% degli studenti raggiunge il B2 nella prova di lettura (in Italia il 54%) e il 65% in quella di ascolto (in Italia il 41%).
Una scuola inclusiva
Anche nel 2023 è stato misurato il numero degli studenti che terminano la scuola secondaria di secondo grado in condizioni di forte fragilità, ossia con risultati molto bassi in tutte le discipline testate. Ancora una volta la scuola in lingua italiana si rivela tra le più inclusive, poiché evidenzia una percentuale molto bassa di allievi di questa tipologia, pari al 2,2%, contro una media nazionale dell’8,7%.
“Come ormai di consueto, le allieve e gli allievi della scuola in lingua italiana della nostra provincia hanno partecipato alle prove Invalsi con grande impegno e serietà, confermandosi ancora una volta tra le aree del Paese con più alta partecipazione alle rilevazioni” commenta infatti Giuliano Vettorato, assessore alla scuola italiana, che prosegue: “La scuola italiana ha raggiunto i più alti tassi di copertura, sia del campione sia della popolazione ed è stato uno dei territori in cui le prove si sono svolte con maggiore regolarità e senza particolari problemi organizzativi". Dal canto suo il sovrintendente Vincenzo Gullotta afferma: “I dati Invalsi di quest’anno ci restituiscono la fotografia di una scuola che sta progredendo: i risultati di matematica e d'inglese dimostrano il grande lavoro che stiamo facendo sia nell’area delle competenze logico-matematiche che in quella delle lingue. Dall’altra parte sappiamo bene che dobbiamo lavorare al miglioramento delle competenze degli studenti in italiano, pur notando, ancora una volta, che, al termine del percorso scolastico, i nostri studenti recuperano il gap e si attestano sulla media nazionale anche per questo ambito”.
Anche il professor Giorgio Bolondi, docente della Libera Università di Bolzano e membro della cabina di regia “Effetto scuola”, dedicata all’utilizzo dei dati Invalsi per il miglioramento della didattica, sottolinea che "ogni azione di miglioramento nella scuola passa necessariamente attraverso gli insegnanti. È grazie al loro coinvolgimento attivo e all’impegno per tradurre nella pratica quotidiana quanto viene prodotto dalla ricerca, dalla riflessione di tutti gli attori del sistema e dai grandi progetti nazionali che possiamo offrire un sistema scolastico di buona qualità".
La scuola in lingua tedesca
Nelle scuole di lingua tedesca, nel corso del 2023 si sono svolte le prove di competenza nella lingua di insegnamento tedesca, in matematica e in inglese (Listening - reading comprehension e Reading - listening comprehension). Mentre le indagini si svolgono ogni anno nelle classi terze della scuola secondaria di primo grado e nelle classi quinte della scuola secondarie di secondo grado, negli altri livelli di istruzione le indagini vengono condotte ogni due anni, su iniziativa della Direzione Istruzione e Formazione tedesca. I risultati dettagliati maturati nelle scuole in lingua tedesca dell'Alto Adige verranno presentati e pubblicati nell'autunno 2023.
Che si sappia meno bene l
Che si sappia meno bene l'italiano nel primo ciclo non dipende dalle ore di tedesco - bene se ce ne sono di più - ma dal generale indebolimento delle tre lingue ufficiali e dal fatto che nella scuola italiana ci sono tanti bambini immigrati. Però come è normale ci si riprende gli anni successivi, e siccome ogni lingua si rafforza con l'altra si impara molto meglio l'inglese. Peraltro, considerando che pochissimi insegnanti sono di madrelingua inglese, si dimostra che l'importante è che ci siano bravi insegnanti, come in matematica.
Con le scuole tedesche e ladine è impossibile fare confronti dato che si fanno meno accertamenti e comunque ad hoc.