“La partita ci riguarda”

Anche la Cgil/Agb e la Uil/Sgk parteciperanno alla manifestazione in programma a Milano il 16 dicembre, in occasione dello sciopero generale di otto ore indetto dai due sindacati (ma senza Cisl) contro la riforma fiscale voluta dal Governo Draghi. Sarà una delegazione simbolica di circa un centinaio di persone, assicurano da Bolzano, in considerazione della situazione pandemica. Secondo i segretari generali delle due organizzazioni, Cristina Masera e Toni Serafini, la riforma fiscale voluta dal governo non avvantaggerà in alcun modo coloro che vivono con un reddito inferiore ai 35.000 euro annui, circa l’85% della platea complessiva di lavoratori e pensionati: “Si è scelto di intervenire in modo orizzontale e la riduzione avvantaggia i redditi più elevati - scrivono le due organizzazioni in una nota congiunta -. Si parla in continuazione di come sia indispensabile sostenere giovani e donne, ma la riforma non va di certo in questa direzione. Per garantire progressività e redistribuzione, anche nella futura e più completa riforma fiscale è necessario dare un forte segnale, proprio perché la media delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti italiani è di 21.060 euro e dei pensionati di 18.290”.
“Solo annunci di un tavolo mai iniziato”
Secondo le organizzazioni proponenti la Legge di bilancio e i provvedimenti messi in campo non danno risposte sufficientemente concrete alle lavoratrici e ai lavoratori, così come ai pensionati e alle pensionate destinatari della riforma. Cgil e Uil invitano a scendere in piazza con una manifestazione nazionale a Roma e con il contemporaneo svolgimento di analoghe e interconnesse iniziative interregionali a Bari, Cagliari, Milano e Palermo. Le motivazioni sono state espresse dai due sindacati attraverso un comunicato stampa: “Pur apprezzando lo sforzo e l’impegno del Premier Draghi e del suo Esecutivo - hanno scritto le sigle in maniera congiunta -, la manovra è stata considerata insoddisfacente da entrambe le Organizzazioni sindacali, in particolare sul fronte del fisco, delle pensioni, della scuola, delle politiche industriali e del contrasto alle delocalizzazioni, del contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne, della non autosufficienza, tanto più alla luce delle risorse, disponibili in questa fase, che avrebbero consentito una più efficace redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile”.
Nel mirino di Masera e Serafini, i quali parlano di “annunci di un tavolo mai iniziato”, si trovano soprattutto la riforma fiscale e delle pensioni: “La partita ci riguarda, dal momento che il ceto medio è composto in maggioranza da lavoratori e pensionati, che sono i principali contribuenti Irpef”, commentano i Segretari lamentando infine la mancanza di misure contrastanti la precarietà e le delocalizzazioni.
Per raggiungere in pullman (ove vige l’obbligo di Green pass) la manifestazione a Milano è possibile telefonare allo 0471/926542 o 0471/245601.
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