Gesellschaft | Forze dell'ordine

Il dilemma del bilinguismo

Secondo il sindacato di polizia Coisp sono pochi i posti per i candidati bilingui. Kompatscher: “Precisare obblighi di legge e aumentare l’offerta per l’apprendimento”.

Continua a tenere banco la questione legata al bilinguismo delle forze dell’ordine, peraltro particolarmente cara alla destra tedesca. Lo scorso ottobre, per fare un esempio, l’Arma dei carabinieri aveva auspicato l’impiego, ogni anno, di almeno una decina di sottoufficiali in grado di parlare entrambi gli idiomi. E proprio dell’esigenza di migliorare le conoscenze linguistiche nell’espletamento del servizio pubblico hanno discusso oggi (14marzo) il presidente della Provincia Arno Kompatscher e il sindacato di polizia Coisp. Nel corso dell’incontro, tenutosi a Palazzo Widmann, i sindacalisti hanno osservato che anche per la polizia ci sono posti riservati a candidati in possesso dell'attestato di bilinguismo o trilinguismo, ma in misura del tutto insufficiente. Ciò significa che solo una ristretta parte del personale delle forze dell'ordine operante in Provincia possiede buone conoscenze del tedesco e dell’italiano. Una situazione, questa, che potrebbe peggiorare ancora con i prossimi pensionamenti, motivo per cui, dice la rappresentanza del Coisp, è opportuno correre ai ripari e adottare delle contromisure.

Condividendo tale preoccupazione Kompatscher ha ricordato che lo Statuto di autonomia prevede un contingente di posti riservato ad agenti di polizia bilingui che però non viene applicato proporzionalmente: “La Provincia ha già impugnato la graduatoria di un concorso nazionale della Polizia di Stato per 7.500 posti, nel quale figuravano solo tre candidati con attestato di bilinguismo D, e anche un bando di concorso per oltre mille posti che riserva solo un posto a un candidato bilingue”. Due, a questo punto, le modalità di intervento al fine di favorire il bilinguismo nelle forze di polizia secondo il Landeshauptmann: elaborare una proposta per precisare gli obblighi di legge in materia e quindi regolamentarla in maniera più chiara, e incrementare l’offerta e le possibilità di apprendimento e miglioramento di tutte e due le lingue. “Il bilinguismo - ha dichiarato Kompatscher è un valore aggiunto e ne beneficiano entrambe le parti”. Durante il meeting si è parlato anche di corsi di lingua e rimborsi spese, oltre che della difficile situazione delle forze dell’ordine che presidiano le zone di confine.