Chronik | Lotta al coronavirus

Covid-19, terzo morto altoatesino

Il bollettino peggiora. Kompatscher: “Restiamo tutti a casa, anche nel weekend”. In regione 300 positivi, ecco cifre e misure. Parchi chiusi, disinfestazione e altro.
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Foto: Croce Bianca-Weißes Kreuz

Un venerdì campale che porta al primo fine settimana di quarantena rigorosa, nella speranza che lo sforzo collettivo permetta quanto prima di intravedere un’inversione di tendenza. I dati delle ultime 24 ore parlano di una guerra (sanitaria) in corso: 14.995 persone (+2.156) che a livello nazionale risultano positive al coronavirus, 7.426 pazienti ricoverati con sintomi di cui 1.328 in terapia intensiva. Nella regione i contagiati sono oltre 300, 125 in Alto Adige (ma il bollettino odierno in mattinata potrebbe incrementare il conto) e 179 a Trento. I morti sempre in Trentino Alto Adige salgono a 5, di cui 3 in provincia di Bolzano: ieri non ce l’ha fatta un anziano di 86 anni con diverse patologie ricoverato a San Candido. “Tutti i deceduti - precisa l’Azienda sanitaria altoatesina, che fa riferimento al territorio - erano persone anziane con condizioni di salute fortemente compromesse”. E mentre Arno Kompatscher invita tutti i cittadini a non lasciarsi ingannare dai sentori di primavera (“Rimaniamo a casa, anche nel weekend”) si moltiplicano le contromisure e gli aggiornamenti di tutte le realtà toccate dal fenomeno. 

 

Non ce l’ha fatta un 86enne ricoverato a San Candido. Tutti i deceduti erano anziani in condizioni fortemente compromesse (Azienda sanitaria dell’Alto Adige)

 

Croce bianca, 20 in quarantena

 

La Croce Bianca altoatesina ha dovuto fare fronte al contagio di alcuni suoi operatori. Venti collaboratori si trovano ora in quarantena, 13 sono dipendenti, 6 volontari e uno volontario del servizio civile. Il motivo è con tutta probabilità il forte aumento del numero di trasporti di pazienti infetti dei giorni scorsi, che ha messo a contatto gli operatori con casi sospetti di coronavirus e pazienti. L’associazione continua in ogni caso l’impegno a favore della popolazione. 

 

 

Parchi gioco chiusi e disinfestazione

 

Nei Comuni altoatesini si registrano crescenti contromisure per combattere la diffusione del virus e venire incontro ai cittadini. L’amministrazione di Bolzano ha fatto chiudere i parchi gioco presenti in città con i nastri adesivi e programmato la disinfestazione di strade, piazze e aree ludiche: avverrà da lunedì 16 marzo nelle ore serali fino a giovedì 19, toccando tutti i quartieri. Inoltre, in una riunione straordinaria la giunta ha deciso di sospendere il divieto circolazione per i veicoli diesel Euro 3 e di rendere gratuiti i parcheggi blu per i residenti.

 

Caritas e A22, la solidarietà

 

Sul fronte della solidarietà, youngCaritas, la sezione giovani della Caritas diocesana di Bolzano e Bressanone, ha messo a disposizione la spesa a domicilio per anziani. Al numero 0471 304 306 sarà possibile effettuare i relativi ordini dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 16.

Per il sostegno delle strutture sanitarie è scesa in campo Autobrennero. La società di gestione di A22 ha stanziato 900.000 euro per l’acquisto di attrezzature sanitarie negli ospedali di Bolzano, Trento, Verona, Mantova, Reggio Emilia e Modena.

 

Kompatscher: “Rimaniamo a casa”

 

La Provincia di Bolzano si è mossa con diversi provvedimenti per ridurre al minimo le attività e mantenere solo quelle necessarie. Sono stati sospesi gli oneri per l’assistenza all’infanzia e la chiusura dei cantieri non urgenti. 

Molti di noi anche nel fine settimana vorrebbero uscire e incontrare altre persone. Ma al momento non possiamo. Sfruttiamo la quarantena come un’occasione, per la ripartenza che sicuramente ci sarà (Arno Kompatscher)

 

 

Significativo l’appello di Arno Kompatscher alla popolazione per il fine settimana. Un invito alla disciplina collettiva, nel primo weekend con l’Alto Adige - e tutta Italia - alle prese con la vita nella “zona protetta”. “Molti di noi vorrebbero uscire e incontrare altre persone. Ma in questo momento, per cercare di contenere la diffusione del coronavirus, è proprio a ciò che dobbiamo rinunciare. Solo così riusciremo a ritornare, il prima possibile, alla nostra vita normale”.

Un messaggio che vuole infondere fiducia: “Possiamo fare una passeggiata da soli all’interno del nostro Comune di residenza, oppure fare dei lavori di giardinaggio. Ma non dobbiamo incontrare altre persone al di fuori di quelle con cui conviviamo. Teniamoci distanti l’uno dall’altro e seguiamo le norme d’igiene e di comportamento. Utilizziamo questo tempo per prepararci alla ripartenza, che sicuramente arriverà. Guardiamo a questa inusuale situazione - conclude il governatore - come ad un’opportunità”.