Politik | la testimonianza

“Vi racconto la strage di Cutro”

Alidad Shiri interverrà domani presso la sala dell'Antico Municipio per raccontare il viaggio a Crotone alla disperata ricerca del cugino, tuttora disperso in mare.
Alidad Shiri
Foto: Anna Mayr

"Amici, è un momento difficile, pare che tra i dispersi del naufragio sulle coste della Calabria ci sia anche un mio cugino. Non risulta tra le vittime riconosciute. Ha 17 anni, si chiama Atiqullah Khalili. Ecco la sua foto. Se qualcuno di Crotone può aiutarci nella ricerca gli siamo molto grati. Grazie a chi diffonde l’appello". Così la sera del 2 marzo Alidad Shiri, giornalista e scrittore afghano residente da anni in Alto Adige annunciava, la partenza verso Crotone nelle zone del tragico naufragio a Steccato di Cutro, dove si contano già 79 vittime accertate, tra cui 33 minori.
Shiri si è recato sul posto della tragedia alla ricerca di suo cugino Atiqullah di soli 17 anni si era messa in viaggio sulla nave naufragata e che risulta tuttora tra i dispersi. Giunto sul posto ha messo a disposizione la conoscenza della lingua, riuscendo a facilitare la mediazione con i familiari delle vittime, le istituzioni e le organizzazioni impegnate nei soccorsi.

 


Il giornalista interverrà, domani mercoledì, 15 marzo alle ore 18:00 presso la sala dell'Antico Municipio in via Portici, 30 a Bolzano per raccontare una tragedia che si sarebbe potuta evitare e che non rappresenta altro che la conseguenza diretta della criminalizzazione delle persone in movimento e della solidarietà.
Dopo le dichiarazioni inqualificabili del mondo politico che hanno tentato di rovesciare le responsabilità della strage sulle vittime stesse - dal ministro dell'interno Piantedosi all'eurodeputato bolzanino Matteo Gazzini che ha parlato di "suicidi di massa"  - in dialogo con l'Assessora comunale alla Cultura e Politiche di integrazione Chiara Rabini, Shiri racconterà al pubblico spiegando perché, nonostante i rischi e pericoli tanti, una persona intraprende la rotta marittima: l’unica speranza per molti di arrivare in Europa e ricominciare finalmente a vivere.