Politik | Podcast | Ep 51

Corrarati vs Andriollo

I candidati al ballottaggio si confrontano su abitare, il completamento del Waltherpark e l’inchiesta Hager-Benko, l’atteggiamento della SVP, i toni di Galateo e dell’estrema destra. Sul divieto di sdraiarsi sulle panchine Andriollo dice: "Lo modificherò".
Corrarati_Andriollo
Foto: Seehauserfoto
  • La partita per la poltrona di sindaco di Bolzano è ancora tutta da giocare, secondo i candidati Juri Andriollo e Claudio Corrarati. Nel podcast In der Streitergasse, il candidato del centro sinistra Andriollo non teme il distacco di nove punti percentuali accumulati il 4 maggio, ammettendo che “nel primo turno abbiamo fatto una rincorsa e una corsa anche ad ostacoli”. Ma, dice, nella campagna per il ballottaggio trova un’energia completamente diversa: “C'è la consapevolezza che bisogna andare a votare per scegliere due programmi e due coalizioni diverse -  vedo un netto miglioramento anche della percezione dei cittadini sulla necessità di andare a votare per lo schieramento che ritengono più aderenti ai propri ideali.”

    Per il candidato del centro destra Corrarati, nonostante il vantaggio, è importante far capire “che il primo turno è un qualcosa che si è chiuso, si riparte da zero: le persone devono capire che c'è l'opportunità il 18 maggio di poter cambiare anche il ritmo di questa città.”

  • Claudio Corrarati: "Nessun rappresentate di Casapound è entrato in Consiglio comunale" Foto: Seehauserfoto
  • Il Waltherpark e l'inchiesta Romeo

    "Mi spiace che l’inchiesta Hager-Benko non sia diventata un tema centrale della campagna elettorale: abbiamo fatto tutti finta di niente ma sono successi fatti gravi", dice l'assessore Andriollo. "Sicuramente adotterò criteri di trasparenza ancora maggiori e che rendano veramente efficace la pratica amministrativa e la procedura amministrativa." Il Waltherpark, aggiunge, non è stato sostenuto solo dal centrosinistra, ci sono state maggioranze veramente trasversali.  "Un centro commerciale ha delle implicazioni a cascata. È evidente che c'era una parte del commercio di vicinato che ha sempre contrastato questa iniziativa. C'è, andrà gestita, ovviamente, però si impara anche dagli errori."

    Anche per Corrarati sarà necessario monitorare la ricaduta economica del Waltherpark “perché i famosi 100 milioni di euro versati da Benko al Comune non sempre sono andati nelle tasche dei negozianti che hanno subito delle perdite - sono stati magari in qualche modo gestiti nell'interesse sempre pubblico ma non forse mirati a chi ha avuto veramente un danno finale”.

  • Juri Andriollo: Sulle ricadute a cascata del progetto Waltherpark sul vicinato : "Si impara anche dagli errori": Foto: Seehauserfoto
  • Galateo e CasaPound

    A proposito delle esternazioni del vicepresidente Marco Galateo sulle critiche ricevute da alcuni insegnanti, secondo Andriollo sono un fatto grave “inconciliabile a tratti con la democrazia”, sottolineando come esponenti del gruppo di estrema destra CasaPound sono entrati in alcune circoscrizioni nella coalizione di centro destra. Corrarati sottolinea che nessun rappresentante di CasaPound è entrato in consiglio comunale ma ammette di essere intervenuto nella sua coalizione e aver “tolto dal gruppo” alcune persone che usavano “toni pesanti” sui social. 

    La sua linea politica , dice Corrarati, ha tenuto fuori dalla campagna elettorale forme di estremismo di qualsiasi genere: “Questa continuerà ad essere la linea nei prossimi anni se dovessimo andare a governare, al punto di mettere in discussione se necessario l'intero progetto politico...Sarò io a fare il sindaco e a dettare le regole della cornice in cui ci dobbiamo trovare, del linguaggio che dobbiamo usare e delle cose che non dovranno stare né al tavolo né nel palazzo.”

  • La sfida: Mentre la SVP cittadina ha confermato che lascerà libera scelta agli elettori, Corrarati ha incassato il sostegno di diverse importanti associazioni di categoria. Critico Andriollo che dice che “le associazioni di categoria devono essere e rimanere sempre super partes” mentre Corrarati non vede uno schieramento politico ma la condivisione di programmi. Foto: Seehauserfoto
  • Le possibili coalizioni

    Corrarati dice di aver scoperto dai giornali il fatto che i due consiglieri eletti in Forza Italia siano dichiarati di madre lingua tedesca e difficilmente potranno entrare in giunta se ci sarà una coalizione con l'SVP, complicando il progetto di una coalizione più forte al centro. Sta già considerando soluzioni alternative per avere la "garanzia politica" di Forza Italia all'interno di una possibile coalizione. Secondo Andriollo questo fatto obbligherebbe il centro destra ad allargare la giunta a nove "per dare spazio politico a tutti quanti i candidati perché la fame di poltrone è tanta".  Mentre entrambi guardano ad Angelo Gennaccaro come ad un possibile interlocutore, Andriollo dice di non aver tenuto fuori il Team K "che ha fatto una sua scelta."

    In una intervista a SALTO Corrarati aveva criticato la gestione dell’economia nella giunta Caramaschi. A domanda se questo significa che, in una coalizione con la SVP, non riconfermerebbe Johanna Ramoser in quell’assessorato, Corrarati risponde diplomaticamente che “il 19 maggio inizia il vero ragionamento politico - le persone i nomi e cognomi che andranno a ricoprire le caselle credo che siano il secondo ragionamento.”

  • Abbiamo discusso con i due candidati:

    • Juri Andriollo: 49 anni, avvocato e assessore comunale alle attività sociali del Pd, designato candidato sindaco dalla coalizione di centrosinistra che raggruppa Pd, Verdi/Sinistra, Lista Andriollo, Restart, Lista civica con Juri Andriollo.
    • Claudio Corrarati:  57 anni, imprenditore, candidato dello schieramento di centrodestra che raggruppa FdI, Lega, FI, la Civica per Bolzano Corrarati Sindaco. 
  • Zur Folge - all'episodio


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    In der Streitergasse - Die aktuelle Debatte auf SALTO

  • (c) Mauro Podini/SALTO