Politik | Autonomia

Dal Consiglio regionale ok alla riforma

Via libera dalla regione alla riforma dello statuto dell'Autonomia. Soddisfatto il presidente della Regione Arno Kompatscher: "Un passaggio cruciale, ora avanti verso l'approvazione definitiva". Adesso la palla passa allo Stato.
Consiglio regionale
Foto: SALTO/Val
  • Via libera del Consiglio regionale alla riforma dello Statuto dell'Autonomia. Dopo l'ok preliminare alla riforma dello Statuto del Trentino-Alto Adige da parte del Consiglio dei Ministri, oggi - mercoledì 14 maggio - è arrivato anche il parere positivo dalla Regione. “Il via libera del Consiglio regionale – sottolinea il Presidente Arno Kompatscher – rappresenta un ulteriore passo significativo in un processo condiviso e responsabile, che ha già ottenuto l'assenso delle due Province autonome. Con questo voto si chiude il ciclo dei pareri richiesti a livello regionale, confermando l’ampia convergenza istituzionale su una riforma mirata a rafforzare e attualizzare l’autonomia speciale.”

  • La palla passa allo Stato

    A seguito dei pareri espressi dalle Province di Trento e Bolzano, e dal Consiglio regionale, il procedimento proseguirà ora a livello statale. I tre pareri saranno trasmessi alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

  • Roberto Calderoli (di spalle): insieme a Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher. Foto: Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie
  • Il Ministro - fa sapere Kompatscher  in una nota stampa - convocherà tempestivamente la Commissione paritetica competente per acquisirne il parere. In parallelo, sarà coinvolta anche la Commissione per gli Affari Istituzionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che esprimerà la propria presa di posizione.

    Una volta acquisiti tutti i pareri previsti, il Consiglio dei ministri approverà il disegno di legge costituzionale in via definitiva e lo trasmetterà ufficialmente alla Repubblica d’Austria, in base agli accordi internazionali vigenti. Dopo che Vienna avrà dato la propria risposta a Palazzo Chigi, il testo sarà inviato al Parlamento italiano, corredato dalla relazione illustrativa e dalla documentazione necessaria, per l’iter di approvazione parlamentare.

    “Si tratta di un processo articolato – conclude Kompatscher – che dimostra l’importanza e la delicatezza del tema, ma anche la volontà condivisa di portare avanti un’evoluzione ordinata e coerente del nostro Statuto, nel pieno rispetto delle garanzie internazionali.”