Wirtschaft | Dichiarazione 730

2, 5 e 8xmille: come funzionano?

Si tratta di percentuali di imposta fisse sull’IRPEF, versate dai contribuenti, rispettivamente, ad associazioni religiose e Stato, enti non profit e partiti politici.
Dichiarazione dei redditi
Foto: KI/DALL-E
  • Al momento della dichiarazione dei redditi una delle questioni più sottovalutate riguarda la scelta di 8, 5 e 2xmille. Si tratta di percentuali di imposta fisse sull’IRPEF, versate dai contribuenti, rispettivamente, ad associazioni religiose, enti non profit e partiti politici. La non destinazione comporta comunque il prelievo, non è, infatti, possibile trattenere le quote di 8, 5 e 2xmille, che verranno destinate secondo i meccanismi previsti per ogni fattispecie.

  • 8x1000

    Si tratta della quota più risalente nel tempo, istituita nel 1985, in applicazione del concordato del 1984 con la Chiesa Cattolica, che stabiliva il sostegno dell’istituzione religiosa tramite una frazione dell’IRPEF. Inizialmente l’elenco prevedeva la possibilità di devolvere la quota dell'8x1000 alla Chiesa Cattolica, allo Stato o ad altre confessioni religiose che avessero firmato dei protocolli di intesa con lo Stato Italiano. Attualmente è possibile scegliere tra 13 confessioni religiose (tra le quali compaiono la Chiesa Cattolica, quella Valdese, l’Unione ebraica, quella Buddista e Induista, insieme alle Chiese Ortodosse e Protestanti) e lo Stato italiano, che permette anche di scegliere tra 6 finalità specifiche: 

    1-Fame nel mondo; 

    2 - Calamità; 

    3 - Edilizia scolastica; 

    4 - Assistenza ai rifugiati; 

    5 - Beni culturali; 

    6 - Prevenzione e recupero da tossicodipendenze e altre dipendenze patologiche. 

     

    Per l'8xmille in caso di non scelta le somme dei contribuenti che non hanno effettuato la selezione vengono ripartite secondo le percentuali di chi ha scelto

     

    In caso di non scelta le somme dei contribuenti che non hanno effettuato la selezione vengono ripartite secondo le percentuali di chi ha scelto: se, per esempio, il 40% delle preferenze è andato allo Stato, il 55% alla Chiesa Cattolica e il 5% alla Chiesa Valdese, le somme non destinate vengono ripartite secondo le medesime percentuali. Questo meccanismo, criticato da diverse parti, ha permesso alla Chiesa Cattolica di essere la principale destinataria delle quote derivanti dal 8xmille, anche se, negli ultimi anni, si sta registrando una piccola ma costante inversione di tendenza.

     

  • 5x1000

    Introdotto per l’anno d’imposta 2006, il 5x1000 è stato oggetto di modifiche fino ad arrivare alla forma attuale. Corrisponde allo 0,5% dell’IRPEF versata e funge da finanziamento per gli enti del terzo settore, come ONLUS, enti di ricerca, associazioni sportive o culturali. Nella scheda dedicata del 730, sono presenti delle caselle distinte per le diverse categorie di enti, con uno spazio apposito in cui è possibile inserire il codice fiscale (CF) dell’associazione alla quale si intende destinare la propria quota: ad esempio, se si vuole destinare il 5xmille all'AIRC, dopo aver barrato il quadrato della ricerca scientifica, si inserirà il CF dell'associazione. Se, invece, il CF non viene indicato, la quota verrà ripartita tra le associazioni della categoria indicata, in modo proporzionale, in base alle scelte dei donatori. Si può esprimere la preferenza per una sola categoria di associazioni e in caso di non destinazione il 5xmille rimane allo Stato. 

  • 2x1000

    Istituito dal Governo Letta nel 2013, il 2x1000 nasce per sostituire i rimborsi elettorali. Attraverso il 2xmille è possibile devolvere lo 0,2% dell’IRPEF ad un partito politico iscritto nell’apposito registro e presente nell’elenco della scheda dedicata, all’interno della dichiarazione dei redditi. L’adesione rimane volontaria e in caso di non destinazione la quota rimane allo Stato. 

    Le 3 quote non sono alternative e la scelta compiuta per una sola delle 3 non ha effetti sulle altre, si tratta di destinazioni distinte, con percentuali fisse e non intercambiabili.