“Das System Milch” sbarca su Netflix
Se non lo avete ancora visto ora non ci sono più scuse. Il pluripremiato documentario del 2017 diretto da Andreas Pichler, “Das System Milch”, prodotto da Eikon e Miramonte Film, è approdato su Netflix, con il nome più internazionale “The Milk System”, disponibile in catalogo oltre che in tedesco e in italiano, anche in inglese, francese e greco. “Agricoltori, scienziati e addetti ai lavori scavano tra i costi occulti e le conseguenze della produzione casearia globale, e offrono possibili soluzioni”, recita la breve sinossi sulla piattaforma. Dalla Germania all’Italia, dalla Cina e al Senegal, il film indaga, come noto, i meccanismi perversi e i disastri della filiera del latte, portando le testimonianze di contadini, politici, lobbisti, Ong e scienziati.
Un racconto per immagini che non piacque a Coldiretti e Assolatte, le quali nel 2018 presentarono un esposto all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) e all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCI) non risparmiando severe accuse di diffamazione e lamentando presunti ingenti danni economici alle imprese italiane. La casa di produzione e il distributore Movieday decisero a quel punto di sospendere le proiezioni italiane già programmate per “ragioni di prudenza”. “Un’iniziativa chiaramente intimidatoria”, fu il commento del regista altoatesino in merito all'azione delle due associazioni, “un pesante e completamente infondato attacco alla libertà di stampa e al diritto di espressione del pensiero in questo Paese”. Un caso peraltro tutto italiano dal momento che invece il docu-film venne proiettato a Bruxelles con la benedizione della Coldiretti tedesca, DBV-Deutscher Bauern Verband. Il film tornò poi nei cinema delle principali città italiane a partire dal 23 gennaio di quest’anno.
Seppellite le polemiche il documentario d’inchiesta diventa ora ancora più fruibile, “oggigiorno posizionare un documentario su Netflix è diventato un segno di prestigio e riconoscimento, se non di garanzia di qualità del prodotto - dichiara Pichler su salto.bz -, ‘The Milk System’ è accessibile a un pubblico sempre più vasto, e questo mi fa molto piacere”.
Oggigiorno posizionare un documentario su Netflix è diventato un segno di prestigio e riconoscimento, se non di garanzia di qualità del prodotto
Il ricavato della vendita del film alla piattaforma americana di streaming - cifra sulla quale viene mantenuto il riserbo - si converte in un contributo finanziario importante per i progetti in corso, “investire sui documentari che produce la Miramonte Film (fondata dallo stesso Pichler e Valerio B. Moser nel 2004, ndr) rimane una sfida”. Fra gli ultimi lavori, ricorda il regista e produttore bolzanino, il film “The Valley” di Nuno Escudeiro, storia di una comunità che, al confine fra Italia e Francia, sfida la legge per aiutare i migranti che attraversano le montagne; e “Der Zaubertrank”, dello stesso Pichler, incentrato sul tema del consumo di alcol e sul ruolo che ha nella società; “ci sono poi altri tre progetti in fase di sviluppo, ma è ancora presto per parlarne”, riferisce il filmmaker.
Intanto dalla check-list Pichler & co. possono spuntare il passaggio sul palcoscenico di Netflix, una presenza altoatesina che va ad accomodarsi accanto a quella di Günther Steiner, ingegnere meranese e team principal della scuderia Haas, nella serie “Formula 1: Drive to Survive”; senza dimenticare il posto ancora vuoto ma già prenotato della serie fantasy “Curon” - il cui debutto è infatti atteso prossimamente - ambientata nell’omonimo borgo della val Venosta. La via nel circuito della piattaforma americana di streaming più famosa è ormai aperta e rodata anche per il piccolo mondo seriale e cinematografico altoatesino, dunque avanti il prossimo.
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Der Landwirt im Film spricht
Der Landwirt im Film spricht davon dass Er nur anhand der EU Subventionen lebt. Die Milch die täglich auf von Höfen kommt ist nur Nebenprodukt so wie die Kälber die man un Kauf nehmen muss da ansonsten die Kuh keine Milch gibt.
Habe übrigens von einem alten Hirten erzählt bekommen dass die Biokühe des Vinschger Bauern auf der Alm auch am “Kunstfutter“ der Anderen „teilhaben dürfen“.