Politik | Che fine del Kaiser

Yes, zio can

La dottoressa Gnekill e miss Heidy. Frank Kammina e la gran rinuncia: di come Barack Nutella scalò il vertice del partito demostatico
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La costituzione del l'Adigezia cominciava a rivelarsi inadeguata. Il governo non riusciva a a governare, l'opposizione non riusciva ad opporsi e tutto stava lentamente andando in vacca.

Fu in quel momento di crisi di valori che sulla scena politica comparve Barack, un oscuro biliotecario della Bassa Latrina, il quartiere dove finivano tutti gli scarichi della città. Con un abile mossa riuscì a farsi nominare segretario del partito demostatico, nato dall'unione del partito razionalista con quello fideista, al termine di una roccambolesca elezione in cui fecero di tutto per sbarrargli la strada. Fu in quell'occasione che gli fu affiabiato l'epiteto Nutella, un po' per la giovane età, un po' a causa della carnagione scura  che ne tradiva le umili origini crucche.

 

Barack diventò così il braccio destro di Louise Genkill, la vice di Superbauer. Insieme alla sua segretaria Heidy Chanson, Louise cercava di evitare che il Kaiser si prendesse tutto e raccoglieva coscenziosamente ogni briciola. Le due lavoravano 16 ore al giorno a testa per riuscire a coprire totalmente l'arco delle 24 ore. Al mattino facevano quattro ore di riunione per preparare la giornata, poi Heidy andava a dormire mentre Luise Genkill si sparava 8 ore filate di riunioni e scassamaroni vari in cerca di un aiutino o un consiglio, alle 18 pausa per rifocillarsi: lHeidy appena sveglia faceva colazione, Louise cenava. Poi altre quattro ore di riunione per spiegarsi tutto quello che era successo nella giornata e organizzare il lavoro notturno che consisteva nella preparazione delle delibere. E avanti così.

 

Il vertice nazionale del partito demostatico, che all'epoca stava lavorando alla scissione da cui pochi mesi più tardi sarebbe rinato il partito Razionalista, la chiamò nella capitale dove nessuno aveva voglia di fare una mazza e serviva qualcuno che lavorasse per quattro. A palazzo arrivò  il primo dei non eletti Frank Kammina con i suoi lunghi capelli che iniziò a fare gli occhi dolci alle segretarie, alle direttrici di ripartizione e anche alle consigliere di opposizione accorse a vedere rari esemplari di preti amazzonici della sua scuderia personale . Forse se avessero affidato a lui la trattativa per il nuovo sovrintendente la ministra Labella Ciellini avrebbe accettato anche il supercomunista Carlos Carlovic. Nessuna donna riusciva a resistere al fascino di Frank Kammina che però decise di ritirarsi in un abbazia a scrivere romanzi rosa e non si ricandidò alle elezioni successive.

 

La strada era spianata per Barak Nutella e alle elezioni successive trionfò con tutti i suoi sogni per cambiare il mondo. Gli diedero subito il premio Nebel e la carica di cavaliere onorario. Le speranze della rivoluzione crucca erano nelle sue mani. Ma si ritrovò invischiato in una storia di donne. #ciaointanto