Politik | palazzo madama

I sospetti sui senatori altoatesini

Elezione di La Russa, “Pagella Politica” indica Spagnolli e Durnwalder tra i sospetti franchi tiratori. I due senatori del gruppo Autonomie smentiscono categoricamente.
La Russa, Senato
Foto: Adnkronos

È la grande domanda che circola nei palazzi romani e nelle redazioni giornalistiche italiane. Chi sono i senatori delle opposizioni (o meglio, delle “già opposizioni, ormai solo minoranze” citando l’ex segretario del PD Pierluigi Bersani ospite di Lilli Gruber a “Otto e Mezzo”) i quali, anziché votare scheda bianca nella votazione a scrutinio segreto e sostituendosi quindi agli assenti di Forza Italia, sono andati in soccorso dell’azzoppata maggioranza di destra contribuendo a eleggere alla Presidenza del Senato Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia? La risposta, per molti, è stata una: gli eletti di Italia Viva e, in particolare, Matteo Renzi. Ma nel corso della serata di ieri, rilanciate su Twitter e su varie testate nazionali, sono circolate più di un’ipotesi alternativa. Partendo da una certezza: i 5-6 senatori renziani non sono comunque sufficienti ad arrivare agli (almeno) 17 franchi tiratori.

 

 

Qualcuno aveva tirato in ballo, oltre ai senatori a vita Elena Cattaneo, Mario Monti e Carlo Rubbia, il Gruppo per le Autonomie. Soprattutto dopo che il nome di Dafne Musolino, neoeletta in Sicilia con “Sud chiama Nord”, era apparso tra i sospettati per il molto tempo trascorso in cabina (il cosiddetto “catafalco”) per votare. “La SVP ha votato scheda bianca” ha replicato ai microfoni di Piazza Pulita la capogruppo uscente delle Autonomie Julia Unterberger, affiancata dal senatore Luigi Spagnolli che ha aggiunto: “Si capirà dalle nomine nelle varie commissioni chi ha votato e perché”. Ma sarebbe proprio il tempo cronometrato e addirittura la postura delle gambe filmata nella diretta video da Palazzo Madama il principale indizio (sebbene non la prova) di colpevolezza secondo alcuni osservatori. E tra gli indiziati spunta proprio Spagnolli, alla luce di una sua (ancorché presunta) vicinanza con AreaDem di Dario Franceschini, e il senatore della Volkspartei Meinhard Durnwalder. È l’autorevole portale Pagella Politica a inserirli in una lista dettagliata, stilata “video alla mano” e ripresa anche da Domani.

 

 

Va subito precisato che i due parlamentari possono essersi trattenuti per i più disparati motivi (compresa una generica lentezza) così come potrebbero aver votato la senatrice a vita Liliana Segre o il leghista Roberto Calderoli: entrambi, infatti, hanno ricevuto due preferenze. Ma come rispondono alle accuse i senatori sudtirolesi? “Non ho nulla da rispondere, non essendomi state fatte domande”, dice Gigi Spagnolli a salto.bz, “non ho visto gli elenchi e non mi interessano. Sono rimasto apposta di più nel seggio perché se ne uscivo subito sarebbe stato chiaro che avevo votato scheda bianca, mentre il voto è a scrutinio segreto, e quindi non deve essere comprensibile. Se qualcuno perde tempo a cronometrare chi vota è un problema suo. Se poi quel qualcuno mi diffama lo querelo, e se vinco, levo soldi dalle tasche di chi fa male il suo mestiere di giornalista e li devolvo a chi ne ha bisogno”. Rispedisce al mittente le accuse pure Meinhard Durnwalder: “Questi elenchi sono ridicoli e, scorrendo la lista dei nomi, anche assurdi”.

Der Meini... es ist natürlich immer reiner Zufall, dass häufig sein Name fällt, wo es nicht ganz astrein zugeht. Er könnte ja das Foto zeigen, das er in der Wahlkabine gemacht hat und damit alle Zweifel beseitigen...

Fr., 14.10.2022 - 13:07 Permalink

Diese Listen sind niveauloser Sensationsjournalismus. Es könnte ja auch sein, dass Leute aus der Opposition ihren "Lieblingsgegner" gewählt haben, in der Überzeugung, er würde dank seines reizbaren Charakters laufend für Fauxpas sorgen. Die freuen sich auf die parlamentarischen Scharmützel und werden das entsprechende Echo in den Medien befeuern.

Fr., 14.10.2022 - 15:18 Permalink