“Un vero e proprio genocidio”

La comunità hazara di Bolzano manifesterà questa domenica (16 ottobre) in Piazza Silvus Magnago. Dalle 11 alle 13 si svolgerà un sit in per denunciare le atrocità che stanno avvenendo in Afghanistan, sotto il controllo dei talebani da oltre un anno, che continuano a colpire – tra i molti – anche le minoranze che popolano uno stato martoriato da decenni di guerre e occupazioni militari.
Attivisti e testimoni diretti racconteranno le loro storie chiedendo al contempo un'attivazione da parte delle autorità. I manifestanti chiedono al governo italiano di fare pressione affinchè tutte le atrocità contro la comunità Hazara siano oggetto di seria indagine e gli autori siano assicurati alla giustizia.
Di seguito il comunicato dell’ Associazione culturale afghani di Bolzano.
“Il 30 settembre 2022, la comunità Hazara ha subito un altro attacco mortale in Afghanistan. Oltre 53 giovani studenti Hazara, prevalentemente ragazze, sono stati uccisi nel Centro educativo di Kaj a Kabul. Questa è la continuazione degli attacchi sistematici che gli Hazara continuano a subire da oltre un secolo.
Con l'acquisizione dell'Afghanistan da parte dei talebani, questi attacchi sono aumentati vorticosamente e sono sempre più distruttivi.
In diversi rapporti pubblicati da Organizzazioni per i diritti umani si afferma che gli Hazara sono a grande rischio per mano dei talebani e dell'IS-K. Human Rights Watch ha riferito che dall'agosto 2021, oltre 14 attacchi sono stati effettuati dall'IS-K contro gli Hazara, mentre l'Holocaust Memorial Museum ha avvertito il mondo che gli Hazara stanno affrontando “un vero e proprio genocidio”.
Gli Hazara sono un gruppo etnoreligioso originario dell'Afghanistan. Tra il 1891 e il 1893, l'allora re dell'Afghanistan, Amir Abdur Rahman Khan, uccise più del 62% della popolazione Hazara. Nell'agosto 1998, i talebani avrebbero massacrato oltre 15.000 Hazara solo in una città come Mazar-i-Sharif. Promuovendo innumerevoli atti di violenza contro la comunità, come lo spopolamento, le sparizioni forzate e le uccisioni sommarie del popolo Hazara.
La manifestazione chiede ai paesi confinanti con l’Afghanistan di facilitare un passaggio sicuro per gli Hazara in fuga dalla persecuzione e chiede alle Nazioni Unite di stabilire una missione conoscitiva per monitorare la situazione degli Hazara, documentando gli attacchi sistematici contro gli Hazara”.