Gesellschaft | L'evento

L’unibz diventa “grande”

È stato inaugurato giovedì 12 novembre il 18° anno accademico della Libera Università di Bolzano. Il rettore Lorenz: “siamo un punto di riferimento per tutti”.
Hinweis: Dies ist ein Partner-Artikel und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.

Un compleanno speciale quello festeggiato lo scorso 12 novembre: l’unibz è diventata maggiorenne. Luogo della cerimonia l’aula magna dell’università dove è stato inaugurato ufficialmente il 18° anno accademico. Fra gli invitati il neo commissario del capoluogo Michele Penta, il commissario del governo Elisabetta Margiacchi, il questore Lucio Carluccio, il presidente dell’Eurac Roland Psenner, l’ex presidente della Provincia Luis Durnwalder e diversi rappresentanti delle altre università italiane (Ferrara, Udine, Padova e Trento) e straniere (Innsbruck e Vienna). “L’ateneo è giovane ma il lavoro svolto finora è eccellente e le classifiche lo dimostrano - ha detto il Landeshauptmann Arno Kompatscher nel suo videomessaggio di saluto -; un plauso particolare va all’impegno profuso nell’ambito della mobilità internazionale; in tema di plurilinguismo l’università di Bolzano è pioniera in Italia e in Europa”.

Konrad Bergmeister, presidente di unibz, ha rimarcato l’importanza della missione dell’ateneo bolzanino in quanto istituzione formativa non solo per gli studenti ma per tutta la cittadinanza, “in un’epoca digitale come la nostra il concetto del 'learning by doing', e cioè dell’imparare attraverso l’esperienza concreta, teorizzato dal filosofo statunitense John Dewey, è fondamentale”. 

È stata poi la volta di Tristan Post, rappresentante degli studenti nel Consiglio dell’Università, che ha raccontato la vita universitaria bolzanina: “per gli allievi si tratta della prima volta fuori casa, di un’occasione per assaporare una certa forma di libertà e allo stesso tempo di un modo per prolungare l’adolescenza”. Post ha sottolineato la necessità di seguire l’ideale humboldtiano della Bildung e di migliorare alcune cose come ad esempio il dialogo tra i diversi organi accademici e tra le diverse facoltà. “Possano le vostre aspirazioni e i vostri sogni avverarsi - ha concluso il rappresentante degli studenti chiudendo il suo discorso con un augurio dall’eco vagamente “jobsiano”: “study hard, party harder”.

Il presidente di unibz Konrad Bergmeister e il rappresentante degli studenti Tristan Post

Connotazione particolare, poi, ha assunto il contributo di Walter Lorenz; il Rettore inizia quest’anno, infatti, il suo ottavo e ultimo mandato: “il nostro ateneo è un modello per l’internazionalizzazione dell’università italiana tout court, siamo un punto di riferimento regionale, nazionale e internazionale, collaboriamo proficuamente con l’Euregio e siamo ben radicati nel territorio, ma possiamo fare ancora meglio, guardiamo con fiducia al futuro”.

Ultimo intervento quello di Inci Dirim, professoressa di tedesco L2 all’Istituto di Letteratura tedesca dell’Università di Vienna, che ha tenuto una relazione su equità educativa e plurilinguismo.