Un porto di montagna
Frontignano è la frazione più alta del comune di Ussita, si trova a 1350 metri sul livello del mare nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Per raggiungere la sede dell’associazione C.A.S.A. (il porto di montagna) bisogna salire, superare case strette da travi di sicurezza e costeggiare transenne e impalcature: Ussita è stata uno degli epicentri delle forti scosse che tra il 2016 e il 2017 hanno colpito le regioni del centro Italia, che ha lasciato dietro di sé edifici e comunità danneggiate.
È qui che nel 2018 nasce l’associazione di promozione sociale Cosa Accade Se Abitiamo (C.A.S.A). Quattro parole, un’affermazione che può essere una domanda: cosa accade se si abitano posti raccontati come periferici? Cosa accade se la sede dell’associazione ospita residenze di artistiche e si fa porto, un porto di montagna in cui approdare da Berlino e da Ravenna, da L’Aquila a Manchester? Cosa accade se una redazione di comunità scrive una guida dei propri luoghi tracciando itinerari e raccontandoli con le proprie voci?
Artisti in residenza, a casa
Fin dalla sua nascita, C.A.S.A. ospita artisti e artiste in residenza grazie anche alla disponibilità di alcuni proprietari di seconde case a Frontignano, località nata con lo sviluppo sciistico degli anni ‘60. Negli anni, il porto di montagna è stato attraversato da persone che, con il proprio lavoro, osservano e vivono la realtà dell’Appennino. Ci sono stati il producer ravennate Godblesscomputers, che ha raccolto suoni e storie per la rassegna 10HeartZ, Serena Marchionni e Daniele Cinciripini, dell’osservatorio fotografico permanente sulla valle del Tronto ikonemi, che hanno condiviso l’approdo con le ragazze e i ragazzi di Selvatica esplorazioni, progetto educativo di Pennabili. C’è stata Ilaria Tonti, architetta e dottoranda al Politecnico di Torino, dalla cui residenza è nato il ciclo di seminari TEMP sulla temporaneità post-emergenza, ci sono stati lo scrittore aquilano Alessandro Chiappanuvoli, che con il fotografo Antonio Di Cecco ha contribuito alla guida scritta per la collana Nonturismo. La lista degli e delle ospiti di C.A.S.A. si allunga, e nella sezione del sito “Accogliamo | ospiti in residenza” sono raccolte le loro storie.
Una guida per nonturisti
Perché continuare a vivere qui? Perché essere qui oggi? Perché scrivere una guida sincera per un paese in cui “non c’è più niente”?
Sono le domande che aprono la guida “Ussita – Deviazioni inedite e raccontate dagli abitanti”, uscita nel 2020 per la collana Nonturismo di Ediciclo editore, a cura di Sineglossa e Riverrun Hub con la collaborazione di C.A.S.A. La guida raccoglie dodici percorsi di diversa difficoltà: otto di questi appartengono all’itinerario “Vivere qui”, realizzato da una redazione di comunità fatta dagli e dalle abitanti di Ussita, mentre i quattro dell’itinerario “Dalla valle alle vette” sono realizzati da Alessandro Chiappanuvoli e Antonio di Cecco. Attraverso l’app Loquis si possono ascoltare le voci di chi abita Ussita, dando forma a una “guida sentimentale, che condivide e custodisce parte della memoria di un luogo in cui qualcuno è nato e qualcun altro è arrivato da altrove”. Vincitore della sezione "Guide e Mappe" del
Abitare le Terre Alte
Acqua Friddula, Faggio, Fontanile e Prato: Margherita Manfra e Juan Lopez Cano di orizzontale raccontano i luoghi di Frontignano Art Walks
Un porto in rete