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Overtourism, Sudtirolo da bollino rosso

Secondo Demoskopika, Bolzano è sul podio delle province italiane a più alto rischio sovraffollamento turistico (con Rimini e Venezia) ed è in testa per turisti pro capite.
mappa turismo Italia
Foto: Demoskopika
  • Per il secondo anno consecutivo, l'Alto Adige è con Rimini e Venezia sul podio delle destinazioni più esposte all’overtourism indicate dalla mappa interattiva dell’Indice Complessivo di Sovraffollamento Turistico (ICST) ideato ed elaborato dall’Istituto Demoskopika. Ai sette sistemi turistici provinciali già in vetta nel 2024, Rimini, Venezia, Bolzano, Livorno, Napoli, Trento e Verona, si affiancano quest’anno anche Milano, Roma e Trieste. Sale così a dieci il numero delle destinazioni con un livello di sovraffollamento turistico classificato come “Molto Alto”, che “soffrono” maggiormente il turismo internazionale "con effetti crescenti sulla vivibilità dei territori, sulla resilienza dei sistemi locali e sulla sostenibilità complessiva delle province coinvolte". Sul versante dell’intensità turistica, ovvero il rapporto tra presenze e popolazione residente, si conferma al primo posto la provincia di Bolzano, con quasi 69 turisti per abitante, seguita da Venezia con quasi 47 turisti per abitante.

  • Foto: Demoskopika
  • I 5 indicatori individuati dai ricercatori di Demoskopika sono densità turistica, densità ricettiva, intensità turistica, utilizzazione lorda e quota di rifiuti urbani attribuibili al settore turistico: "L’indice aiuta a comprendere come il turismo incida sulla densità di popolazione, sull'uso delle infrastrutture ricettive, sull'intensità dell'interazione turistica rispetto ai residenti e sull'impatto ambientale relativo alla gestione dei rifiuti". "L’overtourism – avvertono ancora i ricercatori di Demoskopika – non è più soltanto una sfida, ma è una priorità che investe la sostenibilità. Non riguarda solo l’esperienza del turista, ma condiziona anche la qualità di vita delle comunità locali. L’aumento del sovraffollamento è un campanello d’allarme che impone interventi urgenti e strategici: dalla regolazione dei flussi nei periodi di punta alla promozione di mete alternative, fino a incentivare in modo più efficace i viaggi lungo tutto l’arco dell’anno, valorizzando anche i mesi tradizionalmente meno turistici".