Politik | Crucchi, walschen e i 40 ladrini

Magnanino e il terronismo

I terroristi del Sudterronio: i terronisti. La notte dei coprifuochi e il paccotto. Di come l'Adigezia divenne semiindipendente
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Foto: Foto: BTC22

 Durante il ventennio di Muscolini l'Adigezia era stata pesantemente crucchizzata: erano sorti nuovi quartieri e dove c'era l'erba vennero costruite zone industriali. Emblematico il caso della via Gluck dove al posto dei meli sorse un fabbrica di lame. Gli accordi siglati a Parigi prevedevano una serie di tutele per la minoranza walsche dell'Adigezia ma lo Stato tagliano se ne impippava allegramente. Dopo la guerra però spuntò un uomo: Stelvius Magnanimo che fu eletto capo del partito walsche. All'inizio nessuno gli dava ascolto allora Magnanimo chiamò tutti i walschen a Castel Firmano e parlò per sei ore consecutive. In seguito a quell'episodio divenne un grande statista e anche se il Sudterronio non era uno stato riuscì a far approvare dall'Organizzazione mondiale degli stati membri una risoluzione che stabiliva che la lingua ufficiale dell'Adigezia che in realtà si chiamava Sudterronien era il crucco ma però bisognava parlare walsche. I ladini riuscirono a far inserire un comma che stabiliva che ognuno di loro avrebbe ottenuto una valle, in tutto quaranta. Il potere però continuava ad essere amministrato nella vicina Trentatrent, la città dei 33 obborgi in cui si trotterellava dal lunedì al sabato agli ordini di Flamezzio Litroli, presidente della Regione, deputato e gran bevitore che era troppo occupato per preoccuparsi di quel che succedeva nella vicina Adigezia.

 

Per fare dispetto ai crucchi un'organizzazione segreta organizzò in silenzio un gran casino. La sera  in cui la nazionale crucca giocava la finale dei mondiali saltarono decine di tralicci, centinaia di televisori e migliaia di crucchi si riversarono per le strade rovesciando tutto quello che capitava, compreso le loro stesse macchine. L'opinione pubblica si spaccò tra chi condannava l'attentato dei quattro bravi ragazzi della val Pustelleria e chi lo minimizzava. “Una ragazzata” secondo i walschen. “Una bravata” secondo i crucchi. Per reazione lo Stato inviò migliaia di militari per militarizzare la regione e siccome i walschen solevano accendere fuochi alla notte venne dichiarato il coprifuoco. In tutta risposta vi fu un altro attentato così che lo stato aumentò ancora i militari. Nei boschi c'erano così tanti soldati che Gorg Trotz, un cacciatore di San Passirio, sparò a due carabinieri che si erano frapposti tra il suo fucile e una famiglia di cerbiatti. Lo stato aumentò ancora i militari,  fece costruire una caserma in ogni villaggio e un sicario arrivato da Roma riuscì a scovare e uccidere Trotz. 

 

Dopo numerose manifestazioni e fuochi d'artificio  in cui qualcuno rimase carbonizzato da ambo le parti venne siglato un accordo, il cosiddetto Pacco, in cui stava scritto che l'Adigezia era un provincipato autonomo avrebbe potuto anche gestirsi le scuole, le strade, gli ospedali, le tasse, il tasso di cambio, il voto di scambio, lo scambio di coppia e giocare la coppia dei campioni.Magnanimo riuscì a farlo approvare dal suo partito e la guerriglia finì. Magnanimo per la patria aveva dato tutto, anche una gamba che era trionfalmente esposta all'ingresso della sede del partito da lui fondato, la Sturmwalschen partei. Il suo tempo però era finito e lui si fece generosamente da parte per lasciar posto a Aloisius Superbauer che avanzava prepotentemente. #ciaointanto