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In dieser Woche wird im Landtag das Haushaltsgesetz 2022 diskutiert. Einer der Punkte, auf den Landeshauptmann Arno Kompatscher in diesem Rahmen pocht, ist die Reduzierung der Lichtverschmutzung in Südtirol. So sollen beispielsweise Geschäfte dazu verpflichtet werden, die Schaufensterbeleuchtung nach Betriebsschluss auszuschalten, Hotels ihre teils massiven Beleuchtungsanlagen nachts zurückfahren und auch für die Beleuchtung von Werbetafeln oder Firmenlogos wird ein nächtliches Verbot greifen. Beleuchtet wird nur noch das, was nötig ist.
Während der Fratelli d’Italia Abgeordnete Alessandro Urzì in der Maßnahme sofort ein Sicherheitsproblem für die Bevölkerung sieht, präzisiert Kompatscher, dass es dort, wo es Licht braucht, auch Licht geben wird – etwa in Form öffentlicher Beleuchtung für die Sicherheit. Dass ein entsprechendes Gesetz kommen wird scheint sicher. Unklar ist, wie genau dieses Beleuchtungsverbot aussehen soll und ab wann es greifen wird.
Durch die geplanten Maßnahmen soll die massive Lichtverschmutzung reduziert, Pflanzen und Tiere geschont und Energie gespart werden. Wie aber wirkt sich die Lichtverschmutzung darauf aus, wie das menschliche Auge den Sternenhimmel erfasst?
Eine in “Science Advances” publizierte Studie belegt, dass mehr als 80% der Weltbevölkerung und mehr als 99% der europäischen und US-Amerikanischen Bevölkerung unter einem lichtverschmutzten Himmel leben. Mehr als ein Drittel der Weltbevölkerung hat in ihrem ganzen Leben noch nie die Milchstraße gesehen - allein auf die Europäerinnen und Europäer bezogen beläuft sich diese Zahl auf rund 60%! In Nordamerika sind es gar 80% der Bevölkerung, vor der die Milchstraße im Verborgenen bleibt.
Piazza Verdi, qualche
Piazza Verdi, qualche settimana fa. Quasi sera. Provengo dalla ciclabile e aspetto di attraversare la strada al semaforo (troppo breve per pedoni e ciclisti, ma e' un altro discorso). Mentre focalizzo lo sguardo al buio sul segnale rosso in attesa del verde e cerco di prestare attenzione alle auto, mi esplode in faccia una luce bianca da interrogatorio di 3. grado. Nella situazione, pericolosissima. Era il nuovo display pubblicitario del teatro passato da fondo scuro a fondo chiaro.
A parte inquinamento luminoso e rischio per pedoni e ciclisti, la colonnina e' piazzata in un punto dove non e' visibile a nessuno oltre a chi aspetta al semaforo. Le auto devono fare attenzione al traffico, i pedoni a non farsi investire. Mentre chi e' di fronte al pannello ne viene abbagliato e non lo legge. Locandine di carta affisse al muro sono molto piu' efficaci e raggiungono il pubblico giusto.
Sarebbe interessante sapere quanto e' costato il pannello e quanto consuma di energia. Investimento iniziale e costi periodici. Ma i responsabili tireranno fuori la solita menata che l'elettricita' e' 100% verde certificata e che in cambio del pannello hanno piantato "x" m2 di foresta tropicale. Quindi nel complesso fa bene all'ambiente.
Ben venga una seria legge contro l'inquinamento luminoso, a iniziare da quello cretino e pericoloso. Ho visto sia la Via Lattea sia l'Aurora Boreale, entrambe sono molto meglio dei display energivori che stanno conquistando le citta'. Spiace constatare che proprio la direzione di un teatro, che quindi dovrebbe distinguersi per sensibilita' e discernimento, faccia queste scelte.