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TAR boccia foglio di via a senza dimora

Il tribunale ha annullato il provvedimento emesso dal Questore Paolo Sartori per profili di illogicità, incongruenze nella motivazione e un difetto di istruttoria. “Non è spiegato perché il ricorrente debba essere considerato persona socialmente pericolosa”
Tar di Bolzano
Foto: Salto
  • Il TAR ha annullato un foglio di via emesso dal Questore di Bolzano Paolo Sartori, per evidenti profili di illogicità, incongruenze nella motivazione e un difetto di istruttoria. Secondo la ricostruzione della Questura, che ha emesso questo provvedimento a maggio del 2024,  l’uomo era stato rintracciato nel corso di un’operazione di polizia assieme ad altri 22 cittadini stranieri, irregolari e gravati da precedenti di polizia all’interno di uno stabile dismesso nella zona industriale di Bolzano occupato abusivamente. Per questo l’uomo, una persona straniera senza fissa dimora che in Italia ha fatto richiesta di asilo ed ha per questo ottenuto un permesso di soggiorno, era stato sottoposto a foglio di via obbligatorio da Bolzano per due anni.

     

    “Non è spiegato perché il ricorrente debba essere considerato persona socialmente pericolosa”

     

    Il foglio di via è una misura di prevenzione che consente al questore di disporre l'obbligo di lasciare un determinato comune e il divieto di farvi ritorno senza specifica autorizzazione, senza che sia necessaria la convalida di un giudice. Come ha ribadito il Tribunale amministrativo regionale, questa misura può essere comminata solo nel caso in cui il soggetto sia pericoloso socialmente e sia abitualmente dedito alla commissione di reati, aspetto che deve essere desumibile da una condizione personale del soggetto e deve essere motivato con elementi di fatto. Elementi che, secondo il TAR di Bolzano, mancherebbero nel caso di specie “non essendo spiegato perché il ricorrente debba essere considerato persona socialmente pericolosa”. 

  • Un rifugio di senza dimora Foto: (Foto: salto.bz)
  • Nella motivazione della sentenza si legge infatti che: “La Questura di Bolzano ha dedotto la sussistenza della pericolosità del ricorrente sostanzialmente dal fatto che lo stesso risulta persona gravata da precedenti penali e di Polizia, non meglio descritti, e che lo stesso è stato rinvenuto in uno stabile abbandonato, dove si trovavano altri cittadini stranieri asseritamente irregolari e gravati da precedenti di polizia. La Questura avrebbe, invece, dovuto provare l’esistenza di una “dedizione alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l'integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica”, concetto che presuppone la reiterazione di condotte idonee a ledere i beni in esame”. 

    Secondo la corte l’argomentazione contenuta nel provvedimento impugnato e nella difesa dell’autorità di Polizia “è del tutto generica e apodittica e si basa sostanzialmente sulla mera possibilità che il ricorrente, per il solo fatto di essere stato trovato una volta in un edificio abbandonato insieme ad altre persone straniere irregolari, asseritamente dedite ad attività delittuose, sarebbe anche egli dedito alle medesime attività e potrebbe commetterne reati della stessa indole, e ciò in assenza di ogni altra specificazione sugli precedenti penali e di Polizia, nonché in assenza di ogni riferimento ad eventuali violazioni di precedenti fogli di via, o di divieti di frequentazione di determinate zone urbane”.

  • L'ex Alimarket Foto: Alessio Giordano/SALTO
  • A rendere ulteriormente illegittimo il provvedimento del Questore ci sarebbe poi la questione della residenza del senza tetto. Il foglio di via non può infatti essere emesso per il comune di residenza, ma per un diverso comune. Secondo la corte però il ricorrente deve essere considerato domiciliato nel Comune di Bolzano, vivendoci abitualmente.  L’uomo ha infatti presentato la domanda di asilo nel Comune di Bolzano ed è stato accolto nel periodo invernale presso l’Emergenza Freddo – Ex Alimarket e nei restanti mesi ha vissuto nel Comune di Bolzano senza avere la disponibilità di un’abitazione o di un posto per dormire. 

    Per questi motivi il provvedimento è stato ritenuto privo di solide basi giuridiche dal tribunale amministrativo regionale che, con sentenza emessa il 12 febbraio, ha deciso di annullarlo. Questa sentenza non è la prima con cui viene cassata una misura emessa dal Questore ed arriva dopo un’impennata di fogli di via, che in un anno sono passati da 45 a 183, segnando un incremento di oltre il 300%. Dall’insediamento del Questore Paolo Sartori sono anche aumentate le operazioni di polizia all’interno dei centri per l’emergenza freddo. Nel mese di gennaio la questura è infatti intervenuta ben 35 volte

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Sigmund Kripp Di., 18.02.2025 - 13:59

Das ist ein wichtiges Urteil gegen die Willkür eines Beamten. Die Regierung Meloni geht immer mehr in Richtung eines illiberalen Staates; da tut es gut, wenn wenigstens die Gerichte noch die gute, alte Verfassung anwenden.

Di., 18.02.2025 - 13:59 Permalink
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Andres Pietkiewicz Mi., 19.02.2025 - 05:16

Non si può impostare un progetto di accoglienza di richiedenti asilo basato sul " nulla" e poi di conseguenza , sui fogli di via. Manca tutto il sistema di accoglienza e inclusione che è venuto meno grazie agli ultimi governi. Trattamento che è garantito dai trattati internazionali e dalla nostra Costituzione.

Mi., 19.02.2025 - 05:16 Permalink