Seeber verso il proscioglimento
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Colpo di scena al tribunale di Verbania dove si e' da poco conclusa (18 giugno) la sessione dell'udienza preliminare per la tragedia della Funivia del Mottarone. Concludendo il proprio intervento di ricostruzione dei fatti, la Procuratrice della Repubblica Olimpia Bossi ha chiesto il proscioglimento di Anton Seeber, presidente di Leitner, la societa' altoatesina che si occupava della manutenzione dell'impianto. Parlando con i cronisti - riferisce l'ANSA - la procuratrice ha spiegato che dalla valutazione della ripartizione delle competenze all'interno della societa' e' risultato chiaro che Seeber non si occupava del settore degli impianti a fune. E che quindi non puo' essere attribuita a lui nessuna responsabilita' rispetto al drammatico incidente costato la vita a 14 persone. La procura ha chiesto invece il rinvio a giudizio di tutti gli altri imputati: Luigi Nerini, titolare di Ferrovie del Mottarone (la societa' concessionaria dell'impianto) Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, allora rispettivamente direttore d'esercizio e capo servizio dell'impianto, Martin Leitner, consigliere delegato e Peter Rabanser, responsabile del customer service, oltre alle due societa', Ferrovie del Mottarone e Leitner.
"Credo che sia un primo passo significativo e importante in relazione al quale non posso che esprimere soddisfazione" ha commentato l'avvocato Federico Cecconi, difensore del presidente di Leitner Anton Seeber. Il legale ha spiegato che, nei confronti di Seeber, è emersa la "totale mancanza di qualsivoglia attribuzione o delega in relazione all'attività di trasporto su fune"."Questo è un primo passo - ha aggiunto Cecconi, riferendosi agli altri due soggetti di Leitner per i quali invece è stata ribadita la richiesta di rinvio a giudizio, Martin Leitner e Peter Rabanser, oltre alla società stessa -. Riteniamo di poter dimostrare, un gradino dopo altro gradino, la totale estraneità del gruppo da questa vicenda dolorosa". Quella della procura, ha concluso il legale, è "una ricostruzione estremamente articolata che, ci permettiamo di dire, non condividiamo per quanto riguarda i profili di residuale forma di addebito attribuiti a soggetti facenti parte del gruppo Leitner"