Gesellschaft | Dalla rete
Generazioni a confronto
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.

Foto: Leone Palmeri/ Melting pot
Negli anni ’90 i giovani ascoltavano Nevermind, e non era un caso. Solo vent’anni fa la vita era più facile, i posti di lavoro raggiungibii e stabili, la carriera possibile. Nevermind, appunto. Ora le cose sono cambiate. Il paese è in crisi e non cresce e a pagare il prezzo più alto sono i ragazzi tra i 20 e i 30 anni. «La situazione degli esodati è grave, ma quella dei giovani è ancora peggio», spiega Antonio Schizzerotto, professore di sociologia all’Università di Trento. Meno soldi e meno possibilità. Resta solo la vecchia musica.
Il ritratto delle due generazioni continua, qui...
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