Imprenditori, impennata di fiducia

Imprenditori altoatesini, popolo di fiduciosi. Stando a quanto comunica l’Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano (IRE), il 79% di chi fa impresa prevede una redditività soddisfacente per il 2015; una quota che è la più elevata degli ultimi quattro anni e che evidenzia chiaramente la ripresa dell’economia altoatesina. Prospero sembra anche il futuro: per il prossimo anno ben l’84% degli operatori economici conta di conseguire redditi soddisfacenti. Il clima di fiducia sembrerebbe quindi essere tornato ai livelli di pre-crisi. Già per l’anno in corso le imprese segnalano un aumento dei fatturati, nonostante i prezzi siano rimasti costanti; a salire è soprattutto il giro d’affari con la clientela estera. Per il 2016 si prevede un’ulteriore crescita, attribuibile a una leggera risalita dei prezzi, a un andamento delle esportazioni ancora positivo e alla ripresa del mercato italiano. Il mercato locale altoatesino dovrebbe registrare un andamento stabile o lievemente positivo. L’aumento dei fatturati dovrebbe inoltre associarsi a una crescita dell’occupazione. Secondo le imprese, la competitività delle aziende, l’accesso al credito e la puntualità dei clienti nei pagamenti sono migliori rispetto agli anni scorsi.
Differenze, tuttavia, vengono riscontrate fra i diversi settori economici: il clima di fiducia più elevato si riscontra nel comparto del trasporto di passeggeri. I giudizi meno positivi provengono, ancora una volta, dall’edilizia e dal commercio all’ingrosso, ma anche in questi ambiti si registra un deciso miglioramento rispetto agli anni passati.
All’ottimismo generale degli imprenditori si unisce quello dei consumatori, cosa in parte riconducibile al miglioramento della congiuntura internazionale, per il quale ha giocato un ruolo fondamentale la politica monetaria accomodante della Banca Centrale Europea. L’Euro relativamente debole favorisce la competitività dei prodotti europei sui mercati internazionali e i bassi tassi d’interesse favoriscono gli investimenti. L’economia trae inoltre vantaggio dai prezzi attualmente contenuti dell’energia e delle materie prime. Grazie a queste condizioni favorevoli il PIL dell’Eurozona crescerà di 1,6 punti percentuali nel 2015. Per l’anno prossimo si stima una crescita leggermente maggiore, poiché il calo della disoccupazione stimolerà la domanda interna e anche gli investimenti torneranno a crescere. Nel 2016 il PIL dell’Eurozona crescerà presumibilmente dell’1,8%. La Germania, principale partner commerciale dell’Alto Adige, dovrebbe registrare una crescita di +1,9 punti percentuali, leggermente superiore alla media.
L’economia italiana sembra dunque riprendere quota; le stime parlano di una crescita dello 0,9 percento nel 2015 e dell’1,4 percento nel 2016. La maggiore crescita prevista per l’anno prossimo sarà resa possibile dall’aumento dell’occupazione e da un’accelerazione degli investimenti. Entrambi gli effetti dovrebbero essere favoriti dalle misure fiscali decise dal Governo (sgravio contributivo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e ammortamenti maggiorati per i beni strumentali).
Ad approfittare dell’andamento congiunturale favorevole in Italia e in Europa sarà anche l’economia altoatesina: il PIL, secondo l’IRE, dovrebbe crescere dell’1,1% nel 2015 e dell’1,7% nel 2016 a riprova del fatto che - a dirla con Michl Ebner, presidente della Camera di Commercio - “l’economia altoatesina è robusta e in grado di superare le crisi”.
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