Bolzano, lotta alla musica di strada
L’ordinanza del sindaco datata 2014, con la quale era stato introdotto un primo giro di vite sulla musica di strada nel centro di Bolzano, è stata revocata. Al suo posto, Renzo Caramaschi ha firmato una nuova disciplina che rende più rigide le regole per le attività dei “suonatori ambulanti e i mestieri girovaghi”, in pratica equiparati all’accattonaggio e ad altri fenomeni “molesti” in città. D’ora in poi serve l’autorizzazione della polizia municipale, da ottenere presso la sede di via Galilei 23. Inoltre, sono previste attività nei giorni feriali - dunque vietate nei festivi -, vengono rese disponibili solo alcune vie e zone (da piazza Walther al Talvera fino alle piazze dei quartieri) e per i trasgressori ci sono multe da 50 a 500 euro. Il motivo della stretta? “Sempre più abitanti, negozianti, esercenti e libere professioni lamentano il continuo e fastidioso disturbo”, dice il provvedimento. Così sia.
Sempre più abitanti, negozianti, esercenti e libere professioni lamentano il continuo e fastidioso disturbo (Renzo Caramaschi nell’ordinanza)
“Fastidio” sotto i portici
La nuova disciplina decisa da Caramaschi arriva nel pieno del periodo di apertura dei mercatini di Natale e dell’aumento dei flussi turistici invernali. Negli ultimi anni, si legge, si è ulteriormente intensificata la presenza dei suonatori che “si esibiscono, anche con strumenti musicali al fine precipuo di procacciarsi introiti attraverso la raccolta di offerte per prestazioni estemporanee senza un corrispettivo predeterminato”.
Negli ultimi anni si è ulteriormente intensificata la presenza dei suonatori che si esibiscono al fine di procacciarsi introiti attraverso la raccolta di offerte
Viene inoltre accertata “la sempre maggiore presenza di altri esercenti mestieri girovaghi, saltimbanchi, prestigiatori, mimi ed altri che recano intralcio e disturbo al libero passaggio, di pedoni e veicoli, spesso senza discrezione, ma anzi imponendo la loro presenza al fine predetto”.
Accertata inoltre la sempre maggiore presenza di altri esercenti mestieri girovaghi, saltimbanchi, prestigiatori, mimi ed altri che recano intralcio e disturbo al libero passaggio, di pedoni e veicoli
Nelle strade di Bolzano insomma non c’è posto per l’arte e lo spettacolo, se questa ha un fine anche collaterale di guadagno o autosostentamento e finisce per infastidire i cittadini e gli affari di negozi e locali. E visto che l’ordinanza del 24 gennaio 2014 non risulta “più adeguata a contrastare” tali fenomeni, ecco le nuove regole.
Vita dura per musici, mimi, girovaghi
L’attività, dice il documento, è consentita dietro autorizzazione dei vigili urbani “nei giorni feriali dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 nelle piazze, parchi e passeggiate” indicate: piazza Walther, lato centrale e zona sud, parco della Stazione, piazza del Teatro, passeggiate del Talvera tra ponte Druso e ponte Sant’Antonio, lungo Isarco tra ponte Loreto e ponte Resia, piazzale vicino a ponte Talvera dal lato Gries-San Quirino, ancora piazza Mazzini, lato ciclabile, le aree pedonali di piazza Adriano, piazza Casagrande, piazza Nikoletti, infine i parchi Mignone, San Vigilio, Europa.
I minori di 18 anni non possono esercitare l’attività. Consentita nei giorni feriali, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, nelle vie e piazze indicate, da piazza Walther ai parchi Mignone e Europa
I minori di 18 anni non possono esibirsi. E come fossero slot machine o centri scommesse, i suonatori ambulanti devono stare “a debita distanza da luoghi di culto, scuole, ospedali, pubblici uffici, ambulatori medici anche privati” e in ogni caso non arrecare disturbo alle persone e alle attività.
Bando al chiasso: è vietato l’utilizzo di altoparlanti e “l’ufficio preposto” può impedire l’utilizzo degli strumenti musicali ritenuti troppo rumorosi. Segue un’ulteriore sfilza di prescrizioni, dall’indicazione di cambiare posto ogni ora, non usufruire della stessa posizione più volte nella giornata, stare ad almeno 100 metri di distanza da un altro suonatore.
Multe fino a 500 euro
Chiunque si esibisca senza permesso rischia una sanzione amministrativa da 50 a 500 euro e in caso di violazioni reiterate è soggetto al sequestro degli strumenti. Una specie di “daspo urbano”, in altre forme, per i trasgressori in veste di artisti.
Altoparlanti vietati e gli strumenti troppo rumorosi possono essere confiscati. Altro obbligo, stare lontano da scuole, chiese, ospedali. Come le slot machine
I suonatori di strada devono quindi arrendersi alla normativa, trasmessa per conoscenza a commissariato del governo, polizia e carabinieri? Possono sempre fare ricorso al Tar entro 60 giorni dalla pubblicazione.