Chronik | Parere negativo

“È Natale anche senza la ruota”

Caramaschi e l’attrazione dirottata a Trento: “Al parco non era sicura”. Poi parte l’amarcord: “Non serve il lunapark, conta la magia. A me bastavano due bagigi”.
Erfurt
Foto: Erfurt Tourismus

Il no è prima di tutto per motivi di sicurezza. “Con la minima inclinazione, sarebbe andato giù tutto e non potevamo certo rischiare che la festa si trasformasse in tragedia” afferma il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, che non è troppo dispiaciuto per la decisione che ha portato il Comune a negare il permesso per la ruota panoramica durante il Natale. Non se ne farà nulla, neanche in futuro. “Per l’inverno seguente penseremo a qualcosa di raffinato, con le luci, ma niente giostre, niente lunapark” annuncia il primo cittadino che poi si dilunga sul “vero spirito del Natale”, quella magia un po’ persa dell’infanzia.

 

Esito scontato

Il verdetto tanto atteso, di cui era ormai chiaro il contenuto, è arrivato. La giunta comunale ha condiviso all’unanimità il parere negativo proposto dal vicesindaco Baur, che ha fatto da tramite per le perizie dei tecnici comunali, di identico avviso. Non è bastata la valutazione positiva degli esperti consultati dall’imprenditore intenzionato a installare la struttura. 

Con la minima inclinazione, sarebbe andato giù tutto e non potevamo certo rischiare che la festa si trasformasse in tragedia. Per l’inverno seguente penseremo a qualcosa di raffinato, con le luci. Ma niente giostre, niente lunapark (Renzo Caramaschi)

 

Nessuna giostra da Parigi o Bratislava

Ironia della sorte, la stessa giostra da 32 metri andrà a Trento, in piazza Dante, che con il suo listone è più solida del parco della stazione a Bolzano, nel lato di via Perathoner: là avrebbe dovuto essere collocata la giostra voluta dall’operatore interessato e dall’Azienda di soggiorno, che organizza i mercatini. Nello stesso tempo, nel capoluogo altoatesino si sono fatti vivi altri operatori del settore (“Gli esercenti del settore sono pochi e si conoscono, le voci girano” spiega il sindaco) che avrebbero potuto portare le loro ruote da Parigi o Bratislava. I tempi del collaudo però per giostre dallestero sarebbero stati eccessivi. E poi, da quanto s’è capito, la proposta “girata” dall’Azienda di soggiorno non ha mai entusiasmato l’amministrazione.

Gli esercenti del settore sono pochi e le voci girano. Hanno proposto di portare le loro ruote da Parigi e Bratislava ma i tempi di collaudo erano troppo lunghi

 

 

“Turisti interessati all’atmosfera”

La ruota non sarebbe stata sicura, i nostri tecnici non se la sono sentita di firmare” taglia corto Caramaschi. “In un campo di patate, dicendola in sintesi, non si può mettere una struttura simile, con la minima inclinazione del terreno sarebbe crollata. E poi lasciatemelo dire, deve proprio esserci una ruota da lunapark perché sia Natale? Io penso che tutti i turisti che vengono dall’Italia e dagli altri Paesi per i nostri mercatini, 600.000 l’anno, siano interessati più all’atmosfera natalizia che non ad altro”. 

So di non essere più giovane, ma a me da piccolo bastavano due bagigi, tre mandarini, due libri ed ero felice. Una giostra da lunapark non incide sul senso della festività

Natale e noccioline

Parte l’amarcord del sindaco che rivela: “So di non essere più giovane, ma a me da piccolo bastavano due bagigi, tre mandarini, due libri ed ero felice per la festività. A volte anche con una carruba, che è un cibo che danno ai cavalli”. Insomma, in tema di vero spirito del Natale, il primo cittadino che è un po’ all’antica, ma anche di cuore e di polso, la pensa così: “Una giostra da lunapark non incide sul senso della festività”. 

Per chi invece proprio vorrà farsi un giro panoramico basta arrivare davanti alla stazione di Trento.