Politik | Il caso

L’aquila nera che non piace a Ulli Mair

“Albanische Verhältnisse”: l'assessora provinciale in pectore dei Freiheitlichen chiede in un'interrogazione se si possa esporre la bandiera albanese senza autorizzazioni.
bandiera albanese
Foto: web
  • Mentre sono in corso le trattative per la formazione dell’esecutivo Kompatscher Ter, molti avranno notato il silenzio (mediatico e non solo) di una delle figure chiave, non fosse altro perché con tutta probabilità sarà lei a sedere nella futura Giunta provinciale come prima assessora di lingua tedesca non SVP: Ulli Mair dei Freiheitlichen. Meno silenziosa, però, pare essere la sua penna di consigliera provinciale. Andando a spulciare tra le interrogazioni presentate in Landtag, infatti, ne spunta una dal titolo già emblematico: “Albanische Verhältnisse im Rennweg von Meran”, “Standard albanesi in via delle Corse a Merano”.

  • La consigliera provinciale dei Freiheitliche, Ulli Mair: “È necessaria una autorizzazione per sventolare la bandiera albanese su una strada pubblica di Merano?” Foto: Giuseppe Musmarra Salto.bz
  • Presunti “standard albanesi”

    La bandiera albanese esposta su un edificio di Merano: oggetto dell'interrogazione dei Freiheitliche. Foto: Landtag

    L’assessora in pectore dei “Blaue” scrive che “nel comune di Merano, in via delle Corse, sono state apportate variazioni edilizie a un edificio, in un ambito residenziale che sarebbe stato acquistato da cittadini albanesi. Agli altri comproprietari non sarebbe stato chiesto se fossero d'accordo o meno con le modifiche strutturali, che andavano da un balcone a due finestre aggiuntive. Di recente, inoltre, una bandiera dello Stato albanese sarebbe stata costantemente issata su quest’edificio”.

    Di qui le domande sulle presunte irregolarità poste alla Giunta provinciale, nella persona proprio del Landeshauptmann, responsabile per gli enti locali: “1. Le suddette variazioni edilizie, visibili nelle fotografie allegate, sono state autorizzate dal Comune di Merano? In caso affermativo, sono stati coinvolti i comproprietari? 2. Le modifiche strutturali dell'edificio in questione sono conformi ai requisiti urbanistici? In caso contrario, quali misure dovrebbero essere adottate per riportare l'edificio allo stato originario? 3. È necessaria una autorizzazione per sventolare la bandiera albanese su una strada pubblica di Merano? Se no, per quale ragione?”, domanda Ulli Mair.

  • Festa dell’indipendenza

    Interessante notare che l’interrogazione porti la data del 30 novembre 2023, appena due giorni dopo la “Giornata della bandiera” che si celebra in Albania, Kosovo e in tutti i luoghi della diaspora albanese. Il 28 novembre 1912 Ismail (Qemali) Bej Vlora, un politico ottomano di origine albanese, issò a Valona la bandiera albanese e dichiarò l'indipendenza del paese. Da allora questa data coincide con la Festa dell’indipendenza albanese. È ragionevole quindi pensare che la bandiera fosse stata esposta per tale ragione, così come — senza alcun bisogno di autorizzazioni — vengono esposte altre bandiere per ricorrenze o vittorie sportive. Ma forse ai Freiheitlichen non piacciano le aquile nere, soprattutto se arrivano dall’Albania. 

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Am Pere

Ein Südtirol, das so rechts steht, hat es in der Geschichte noch nie gegeben. Die rechten Parteien stehen für law-und-order-Prinzipien und für Nationalismus pur.
Dass zwischen markanten Wahlkampfparolen und Realpolitik ein krasser Unterschied besteht, scheint der Wähler in Südtirol nicht verstanden zu haben; anders kann man sich Stimmen für JWA und STF nicht erklären.
Jetzt darf die neue Landesregierung beweisen, dass es ihr gelingt das Land stramm zu regieren. Mit Sicherheit verschwinden schon morgen die Dealer vom Bozner Bahnhofspark und Meran wird zu einer Stadt es Friedens, nicht wahr, liebe Ulli.
Oder kommt es so wie kürzlich bei Cem Özdemir, der mit Ausflüchten der aufgebrauchten Bauernschaft zu erklären versuchte, dass er schon wolle, aber die anderen Gesellen die Bösen seien?

Mi., 20.12.2023 - 09:15 Permalink

Ich erinnere mich an die 60er Jahre, an mein Elternhaus, wo rot-weiss-rote Fenster von alters her vorhanden waren und mein Vater immer gefürchtet hat, die staatlichen Behörden könnten dagegen etwas einwenden!
Immerhin galt Österreich als Unterstützerstaat der Südtiroler Terroristen!
Frau Mair begibt sich - konsequent, weil einer Schwesterpartei von FdI zugehörig - auf diese Ebene.
Ja, Südtirol hat von diesem Teufelspakt etwas zu befürchten!

Mi., 20.12.2023 - 09:22 Permalink

In der Umgebung von Brixen soll allerdings tatsächlich jemand von den Carabinieri dazu aufgefordert worden sein, eine rotweißrote Flagge abzunehmen, die er an seinem Haus gut sichtbar angebracht hatte. Die genaueren Umstände kenne ich leider nicht, weil mir die betroffene Person keine Zusatzinformationen geben wollte. Das war jedenfalls nicht in den 1960ern, sondern vor wenigen Jahren.

Mi., 20.12.2023 - 13:03 Permalink

Ein Hoch auf die Ulllli,
endlich ist sie am Futtertrog angekommen!!
Und nebenbei bleibt sie sich treu!
Unnütze polli tische Tätigkeit.
BESTE VORAUSSSETZUNGEN für ihre politische Laufbahn als Landes(ver)rätin.

Mi., 20.12.2023 - 09:38 Permalink

Und noch etwas: Die FdI-Regierung Meloni will ja jetzt in Albanien Lager für Asylsuchende einrichten.
Da würde ich als zukünftige Regierungspartnerin durchaus das Hissen der Albanischen Flagge befürworten!
Man muss dem helfenden Land doch seine Solidarität und seinen Dank zeigen!
Wenn also Frau Mair Landesrätin für Einwanderung und Sicherheit wird, erwarte ich mir, die Albanische Flagge aus ihrem Büro hängen zu sehen!

Mi., 20.12.2023 - 12:36 Permalink

Ulli Mair hätte die Antwort mit wenigen Klicks im Internet wohl leicht selbst finden können.
Bekanntlich ist allgemein das private Aushängen von Staatsflagge(n) im Rahmen des Art. 1171 ZGB (da hier Kondominium) und der Gemeindevorschriften in Italien zulässig (vgl.:
"Ufficio del Cerimoniale di Stato, FAQ,
Risposte a domande frequenti in materia di bandiere:
Un privato può esporre sul proprio balcone una bandiera straniera?
SÌ a condizione che ne rispetti il decoro").

Mi., 20.12.2023 - 14:28 Permalink

Die Ulli Mair kann sich vielleicht nicht mehr an die 60er-Jahre des vergangenen Jahrhunderts erinnern, als das Aushängen der Tiroler Fahne bei uns schwer bestraft wurde. Sepp Kerschbaumer ist deswegen im Gefängnis gesessen, aber wahrscheinlich kann sich die Mair auch nicht mehr daran erinnern, wer dieser Kerschbaumer war. Aber jetzt würde sie gerne Fahnen verbieten.

Mi., 20.12.2023 - 21:47 Permalink