Gesellschaft | Sanità

"Possiamo coinvolgere molte più persone"

L'Alto Adige conta 19.610 donatori e donatrici di sangue registrati, che nel 2023 hanno effettuato oltre 20 mila donazioni. Rinnovata la collaborazione tra la Provincia di Bolzano, l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige e le associazioni AVIS e ADMO.
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Foto: USP/Manuela Tessaro
  • L'Alto Adige conta 19.610 donatori e donatrici di sangue registrati, che nel 2023 hanno effettuato complessivamente circa 21.614 donazioni di sangue, 3.378 donazioni di plasma e 713 di piastrine. Particolarmente positivo è l'aumento delle donazioni di plasma, indispensabili per la produzione di farmaci salvavita. Tuttavia, l'autosufficienza nella fornitura di emocomponenti rimane un obiettivo centrale, che sarà ulteriormente rafforzato grazie ai nuovi accordi. Nel 2023 sono stati reclutati 455 nuovi donatori e donatrici di cellule staminali, e quest’anno finora sono 420 donatori reclutati portando il totale dei potenziali donatori registrati in Alto Adige a oltre 10.000.

    Ieri, 20 dicembre, nella sala Rosengarten dell’Ospedale di Bolzano sono state firmate due nuove convenzioni volte a promuovere e garantire la donazione volontaria di sangue e cellule staminali in Alto Adige. L’assessore alla Prevenzione sanitaria e salute Hubert Messner, il direttore generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige Christian Kofler, il presidente di AVIS Alto Adige-Südtirol Diego Massardi e la presidente della Fondazione ADMO Alto Adige Südtirol ETS Emanuela Imprescia hanno presentato le nuove convenzioni, che avranno validità per i prossimi tre anni.

     "Con queste convenzioni poniamo le basi per garantire in modo sostenibile l’approvvigionamento di sangue e cellule staminali in Alto Adige", ha dichiarato l’assessore Messner. "Soprattutto in situazioni di crisi, emerge quanto sia importante l’autosufficienza. La stretta collaborazione con AVIS e ADMO ci aiuta ad aumentare ulteriormente la disponibilità alla donazione nella popolazione."

  • La firma dell'accordo: (da sinistra) Emanuela Imprescia presidente ADMO Alto Adige ETS, l'assessore provinciale Hubert Messner, il direttore generale dell'Azienda Sanitaria Christian Kofler e il presidente di AVIS Alto Adige Diego Massardi. Foto: USP/Manuela Tessaro
  • “Senza la disponibilità altruista delle nostre donatrici e dei nostri donatori, il sistema sanitario in Alto Adige non potrebbe raggiungere un livello così elevato

     

    "La donazione di sangue e di cellule staminali salva vite. Con questo sostegno possiamo intensificare i nostri sforzi e coinvolgere ancora più persone in questa importante missione", ha sottolineato Diego Massardi, presidente di AVIS Alto Adige-Südtirol.

    Emanuela Imprescia, presidente della Fondazione ADMO Alto Adige Südtirol ETS, ha evidenziato l’importanza della donazione di cellule staminali: "Dal 1993 sono state effettuate 121 donazioni effettive (126 con doppie donazioni) di cellule staminali dall’Alto Adige. Ognuno di questi donatori offre a una persona gravemente malata la possibilità di una nuova vita. Questo merita il nostro massimo rispetto e ringraziamento."

    Anche il direttore generale Christian Kofler dice che: “Senza la disponibilità altruista delle nostre donatrici e dei nostri donatori, il sistema sanitario in Alto Adige non potrebbe raggiungere un livello così elevato. Un ringraziamento particolare va anche alla primaria Cinzia Vecchiato, che con grande impegno e competenza coordina in modo eccellente i servizi relativi alla donazione di cellule staminali e di sangue, contribuendo in modo significativo alla qualità e allo sviluppo di questo settore". L’Alto Adige continua così a essere un modello nella promozione delle donazioni volontarie e invia un forte segnale di coesione sociale.