Wirtschaft | I dati

Generazione di precari

La Provincia spende ogni anno cento milioni per i contratti a tempo determinato, che sono circa tremila. L’Alto Adige è ancora nella “comfort zone”?

Sono oltre tremila i dipendenti provinciali con un contratto a tempo determinato, 3.116 per la precisione, e costano all’anno cento milioni. La percentuale è notevolmente alta nelle scuole dell’infanzia, dove i precari sono quasi un migliaio, e nell’assistenza ai portatori di handicap (220 su 335). Ce ne sono poi 500 che lavorano nelle scuole professionali, 400 che ricoprono ruoli amministrativi negli istituti scolastici e circa 350 nell’amministrazione provinciale.

Tuttavia, secondo quanto dichiarato dal direttore della Ripartizione personale Engelbert Schaller al Corriere dell’Alto Adige, i provinciali non devono disperare: “Non sono persone che rischiano di perdere il posto da un giorno all’altro. A differenza dei precari veri hanno molte garanzie”.

È vero anche che i numeri si sono lievemente ridotti fra il 2013 e il 2014, sebbene il problema resti urgente. 23,6 sono i milioni spesi dalla Provincia nei primi tre mesi del 2013 per i contratti a tempo; 23,8 fra gennaio e marzo 2014. Soffre di più chi ha ruoli con qualifiche funzionali basse rispetto ai dirigenti: la spesa per i contratti di primo livello è salita da 7.400 euro a 2,2 milioni, quella per i contratti dal sesto al nono livello è scesa da 6,6 milioni a 4,6. Il confronto premia ancora i dirigenti anche nel semestre successivo.

Ad aprile 2013 i contratti a tempo costavano alla Provincia 8,032 milioni di cui oltre 6 milioni per contratti dal sesto livello in su, con la spesa complessiva calata di 25mila euro e di 4,6 milioni per i contratti dal sesto livello in su. Si registra una diminuzione della spesa sia a maggio, con 50 euro in meno, che a giugno dove la cifra (più rassicurante) si assesta  sui 400mila euro.