Gesellschaft | Progresso?

C'era una volta in America

Dal 2020 le banconote da 10 dollari avranno il volto di una donna. La favola della parità dei sessi (ancora) senza il lieto fine.

Ci sarà un volto di donna sulla banconota da dieci dollari. La novità verrà introdotta nel 2020, in occasione del centesimo anniversario del diritto di voto femminile. Passaggio storico che ha posto le basi per un rinnovato ragionamento circa i diritti delle donne e la parità dei sessi, in un mondo fino ad allora laccato di testosterone. I movimenti femminili americani e le lotte per il diritto al voto sono bastati a stabilire un equilibrio rassicurante nell’annosa quanto spesso retoricamente abusata questione della parità di genere? Negli Stati Uniti come in qualunque altro Paese, la conquista di tale parità rimane ancora un’isola invisibile a occhio nudo; di norma gli stipendi non sono gli stessi, le possibilità di carriera favoriscono più gli uomini che le donne, sussiste ancora una rigida separazione degli impieghi.

Fra cinque anni, dunque, verrà affiancata (nel senso che di fatto la banconota non verra sostituita ma ne circoleranno due versioni) all'effigie di uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, Alexander Hamilton, la raffigurazione di un personaggio femminile della storia americana sui dieci dollari. Posto che dimostrazioni del contributo attivo di uno Stato che si batte per la parità dei diritti passano anche attraverso “piccole” forme di cambiamento, sarebbe tuttavia auspicabile che tali azioni diventino poi trampolini di lancio per un impegno più costante e soprattutto condiviso. E che iniziative del genere non vengano declassate a compromessi concessi un po’ per acquietare le anime del femminismo più radicale, un po’ per dimostrare agli spettatori planetari che gli Stati Uniti non perdono il pedigree di paese all’avanguardia per quel che riguarda la parità dei diritti.

Interessante da considerare è anche la donna premiata dagli utenti attraverso una campagna sui social media (Il Tesoro sceglierà il ritratto al termine di un concorso di idee pubblico) per diventare il nuovo volto dei dieci dollari: Harriet Tubman, attivista per i diritti degli afroamericani. Curioso che la scelta non sia ricaduta su una rappresentate della lotta che proprio cento anni fa ha portato le donne al voto, come ad esempio Alice Paul, una delle papabili candidate della rosa di nomi sottoposta agli internauti. Sintomo che il popolo americano non si sia ancora sufficientemente sensibile al tema concreto della parità di genere? Parallelamente un’altra campagna, la #Womenon20s, chiede di stampare un volto femminile sulla banconota da venti, anche se con tutta probabilità a venire sostituita sarà quella di taglio minore (scegliere un valore maggiore sarebbe troppo in termini di prestigio?). Dubbi in ordine sparso che potrebbero far riflettere sui genuini intenti dietro questa sedicente modernizzazione del Paese. La stessa Alice Paul diceva: “There will never be a new world order until women are a part of it”. Si resta di vedetta, dunque, aspettando di scorgere, in lontananza, il profilo del lieto fine.