Gaismair
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Bücher | Accadde domani

Michael il rivoluzionario

Un libro sull’epopea di Gaismair
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    “I ribelli hanno un’idea, i rivoluzionari un piano: la Landesordnung di Gaismair rappresentò - quanto a fattibilità, obiettivi e rivendicazioni sociali - una vera alternativa agli ordinamenti sociali contemporanei e venturi. Non solo: anticipò sviluppi politici che in parte si sarebbero realizzati solo secoli più tardi. E contribuì in larga misura a fare del periodo delle guerre contadine, già all’inizio dell’Età moderna, una tappa decisiva sul cammino verso la libertà personale e la giustizia sociale”.

    In questa frase posta all’estremo limite delle trecento pagine del saggio dello storico Ralf Höller su Michael Gaismair e le guerre contadine degli anni 1525 e 1526, si percepisce la sintesi estrema di un lungo e articolato ragionamento su avvenimenti che hanno segnato, mezzo millennio fa, la storia del Tirolo ma che proiettano i loro influssi su tempi molto più recenti sino a lambire la nostra epoca.

    È un’analisi che rimbalza fino alla copertina del libro e al titolo “La Repubblica mancata” proposto nell’edizione curata da Alphabeta con la traduzione, dall’originale tedesco, di Stefano Zangrando e una ricca prefazione di Ulrike Kindl.

    Un’operazione editoriale che ha il merito, come altre comprese nella collana Territorio Gesellschaft di proporre anche al lettore italiano un racconto storico su vicende sepolte per secoli da un ingiusto oblio e che invece contengono elementi di assoluta modernità e interesse.

    Ralf Höller, grande specialista nell’evocare il clima e gli avvenimenti delle rivolte contadine del 500 segue con attenzione e grande conoscenza della documentazione storica il percorso politico e quello umano del personaggio Gaismair, di nascita abbastanza agiata, avviato agli studi teologici, attivo nel settore assai prospero dalle miniere, poi funzionario pubblico. Quindi la svolta e l’inizio di un percorso che mira a trasformare la rivolta popolare contro i privilegi e le angherie di un ristretto gruppo di potenti di un progetto, come si è detto, realmente rivoluzionario con la formulazione di una proposta politica che anticipava di molto quello che sarebbe poi avvenuto in Inghilterra e in Francia nei secoli successivi.

    In Alto Adige si chiude in queste settimane l’anno dedicato alla rievocazione di quegli avvenimenti con una serie di iniziative, comprese tra l’altro quelle realizzate in corso anche nella vicina provincia di Trento che alle rivolte fallite e alla rivoluzione mancata del 1525/26 partecipò in modo tutt’altro che marginale: Il libro di Ralf Höller rappresenta sicuramente un suggello prezioso a molte delle cose che si sono dette e si sono fatte in questi mesi e un contributo nello sforzo di fissare un’immagine storica precisa di un personaggio lasciato nell’ombra per troppo tempo. 

    Chi era - scrive a questo proposito Ulrike Kindl nella sua prefazione – quel temibile antagonista degli Asburgo? Un semplice ribelle? Un rivoltoso che cavalcò con intelligenza spregiudicata le opportunità offerte dai tempi di guerra? Oppure un leader che attraverso le varie fasi del moto insurrezionale raggiunse davvero la maturità di un rivoluzionario? Sono domande che Ralf Höller si pone nel presente saggio, inserendole nella narrazione fluida e affascinante di quegli anni cruciali per la Contea, e non solo”.