Chronik | Napolitano ha giurato

"Compio un atto eccezionale"

Un Napolitano commosso, ma a tratti anche duro, accoglie alla Camera il gravoso compito di inaugurare il suo secondo settennato.

Si è concluso pochi minuti fa, a Montecitorio, il discorso tenuto dal vecchio/nuovo Presidente della Repubbilca Giorgio Napolitano davanti alle Camere riunite. Il giuramento e il discorso sono stati punteggiati da scroscianti applausi. Non è mancata la commozione da parte del Presidente. Soltanto i parlamentari eletti nelle liste del M5S hanno manifestato in modo difforme, alzandosi in piedi ma non applaudendo.

Durante il suo discorso, Napolitano ha ringraziato per essere stato nuovamente eletto - si tratta della prima volta che accade una cosa del genere nella storia repubblicana - e ha alluso al ragionamento che gli ha fatto accettare la nuova candidatura: "Non prevedevo la rielezione, è un fatto legittimo ma eccezionale. Bisognava offrire al mondo un'immagine di fiducia e di coesione nazionale. Per questo non potevo declinare, ero preoccupato per le sorti del Paese".

Non sono mancati gli ammonimenti e le prese di posizione, anche dure, contro i partiti, responsabili di aver condannato "alla sterilità o a esiti minimalistici i confronti tra le forze politiche e i dibattiti in Parlamento". Dopo aver lamentato anche l'assenza di un confronto "maturo" tra le parti, in grado cioè di portare almeno alla revisione delle legge elettorale o alla riforma della seconda parte della Costituzione, Napolitano ha chiuso con un avvertimento minaccioso: "Se mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato, non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al Paese".