Arriva il censimento

Ottobre si avvicina e non sarà solo il mese delle elezioni provinciali. L’Alto Adige assieme al resto del territorio italiano si prepara per il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni. Il primo non più decennale: si abbandona infatti l’impostazione “classica” del censimento che nelle precedenti tornate si era svolto nel 2001 e 2011.
La rilevazione è condotta dall’Istat attraverso i propri Uffici regionali del censimento presenti sul territorio nazionale. Nelle province di Trento e Bolzano e nella regione Valle d’Aosta l’istituto si avvale degli uffici dei rispettivi enti locali che si occupano di statistica. L’Astat altoatesina si sta dunque preparando e a breve informerà la popolazione sulla ricerca.
Prima domenica di ottobre
La data prevista a livello nazionale è la prima domenica di ottobre, mentre a Bolzano, informa il Comune, la data di riferimento è il 7 ottobre, un venerdì.
Il censimento permanente è disciplinato dal regolamento 763 del 2008 del Parlamento e del Consiglio europeo. “Per la prima volta l’Istat rileva, con un cadenza annuale e non più decennale, le principali caratteristiche della popolazione dimorante sul territorio e le sue condizioni sociali ed economiche a livello nazionale, regionale e locale”, spiega l’istituto nazionale di statistica. Questa nuova modalità non coinvolge tutte le famiglie italiane, ma ogni anno un loro campione. “Circa un milione e 400 mila famiglie, residenti in 2.800 comuni italiani”. In Alto Adige ci sono ad esempio oltre a Bolzano i municipi di Cortaccia, Bressanone, Merano, Villabassa.
Rilevazione più leggera
“Solo una parte dei comuni (circa 1.100) – prosegue l’Istat – è interessata ogni anno dalle operazioni censuarie, mentre la restante è chiamata a partecipare una volta ogni 4 anni. Entro il 2021 tutti i comuni partecipano, almeno una volta, alle rilevazioni censuarie.
Si alleggerisce così la rilevazione faccia a faccia presso i residenti. Il censimento permanente infatti “è in grado di restituire annualmente informazioni che rappresentano l’intera popolazione, ma anche di contenere i costi e il disturbo statistico sulle famiglie, grazie all’uso integrato di rilevazioni statistiche campionarie e dati provenienti da fonti amministrative”. Le informazioni raccolte servono “ai decisori pubblici (Stato, Regione, Provincia, Comune), alle imprese, alle associazioni di categoria per programmare in modo ragionato, pianificare attività e progetti, erogare servizi ai cittadini italiani e agli stranieri che vivono in Italia e monitorare politiche e interventi sul territorio”.
Gruppi linguistici
Come si sa, è previsto per legge che nelle province di Trento e Bolzano il censimento rilevi anche “la consistenza e la dislocazione territoriale dei gruppi linguistici ivi presenti”.