Arrivo silente di nuovi bus elettrici
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Nella continua euforia ufficiale per l’idrogeno, le batterie, sempre silenziosamente, paiono avanzare ma molto rimane da fare. Una transizione che altrove sta procedendo ben più velocemente e si scontano le scelte (scellerate) fatte negli anni scorsi.
Il bussetto elettrico Rampini Eltron da 8 metri, che fu presentato ufficialmente a Merano, non è rimasto solo. Casualmente ne ho incontrato uno qualche giorno fa sulla linea 15 del centro storico bolzanino e che è nella foto di apertura, altri due paiono essere pure stati immatricolati da Sasa ma non mi è noto l’utilizzo.
Appare curioso che, fra gli atti accessibili pubblicamente, gli acquisti di questi bus corti, salvo mia svista, non compaiono, né parrebbero far parte della “rimodulazione” degli acquisti dei nuovi bus previsti ed approvati di recente dalla G.P. per il 2025 e 2026 che delineano un chiaro ridimensionamento dell’idrogeno a favore dei bus a batteria in un contesto comunque dominato dai bus a gasolio, anche se si stanno spendendo valangate di milioni, in particolare del PNRR, per la realizzazione dell’impianto di produzione H2 presso l’inceneritore, il potenziamento del distributore H2 interno in via Buozzi e il nuovo impianto di rifornimento H2 presso il deposito Sasa di Merano in definitiva per relativamente pochi mezzi, molti ancora da acquistare. Se il costo dell’idrogeno calerà sarà, però, tutto da vedere e da verificare mentre di certo i membri del CdA di Sasa saranno, immagino, attivissimi nel porre tali domande nelle segretissime riunioni del CdA i cui verbali rimangono secretati per i normali cittadini.
Nuovi bus a batteria, idrogeno non pervenuto per i bus da 8 metri
Tale ridimensionamento H2 potrebbe, a ben riflettere, riguardare pure tali bus da 8 metri. Sì, perché Rampini costruisce tale bus corto anche nella versione a idrogeno “Hydron” ma invece si sono presi elettrici a batteria. Forse è per questo che non sono stati presentati ufficialmente né dalla Provincia né dall’azienda di tpl? Forse... per schivare domande “impertinenti”? La scelta elettrica a batteria probabilmente “fa il paio” con l’affidamento del 9 ottobre per la realizzazione di otto punti di ricarica presso il deposito di via Buozzi.
Bus “scaduti” acquistati nel 2012: quanto staranno ancora in strada?
Rimane il fatto che tuttora circolano a Bolzano bus ultra-dodicennali, quelli acquistati nell’era del presidente e della direttrice Sasa dieselistici che affossarono i bus a gas con motivazioni “spaziali”. Non lo scrivo a caso visto che, se ci fosse stata una transizione sui bus a gas, oggi la flotta urbana e suburbana sarebbe ufficialmente decarbonizzata senza il doversi avventurare nella costosa e perdente scelta dei bus a idrogeno che non ha altro che favorito la dieselizzazione della flotta. I dati non mentono e sono lì a dimostrarlo.
Quindi, vanno bene i bussetti elettrici, ma quando verranno sostituiti quella quarantina di bus acquistati nel 2012 in due gare, che contestai aspramente con tanto di sbuffi neri dallo scarico, e continuano tuttora a circolare (vedasi la foto di uno di questi in corso Libertà a Bolzano qualche giorno fa) tuttora in ambito urbano bolzanino e meranese con 5/600mila km sulle “spalle”? Per non parlare di quelli acquistati usati dalla Svizzera nel 2017 e che stanno o hanno già raggiunto il milione di km e si vedono di tanto in strada su strada?
Rinnovo della flotta scellerato, il gasolio domina imperterrito e “Piani Clima” con obiettivi non raggiunti o irrealizzabili per il tpl
Che si sia rimasti molto indietro nella “transizione ecologica” rispetto ad altre società di tpl in Italia e all’estero, basta leggere gli articoli di autobusweb, lo si deve anche agli acquisti effettuati nel 2018 e nel 2020 dei bus ibridi-diesel, scelta che probabilmente chi ha dato l’assenso fra membri del CdA e dei comuni coinvolti manco si era reso conto della sóla a gasolio rifilata con tale mega acquisto benedetto provincialmente. Tutto torna nella sbilenca programmazione del tpl altoatesino che, giova sempre ricordarlo, è oggi ancora al 100% diesel fra gli altri operatori di tpl della provincia di Bolzano e preponderante nella flotta di Sasa (inutile colorare di verde le quote dei bus diesel-ibridi). E con gli obiettivi del primo piano clima disattesi e con quelli del secondo piano che saranno, è chiaro già adesso, altrettanto per gran parte disattesi visto che i numeri parlano da soli.
P.S. sarà interessante vedere a cosa sarà dedicato il "video per i social media" da 15mila Euro affidato da Sasa ad una ditta locale il 10 ottobre.
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