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Verso la tempesta perfetta

Slitta di almeno altri 4 mesi la riapertura di via Alto Adige. In arrivo un cantiere e la chiusura della linea ferroviaria in agosto. Fattor: "Un miracolo sopravvivere"
Lavori in via Alto Adige
Foto: Comune di Bolzano

Non fine giugno, come annunciato un mese fa dal vicesindaco Luis Walcher, ma, se va bene, fine ottobre. Il cronoprogramma dei lavori del complesso cantiere del Waltherpark si dilata e, la coincidenza con altri lavori nella zona centrale della città sta togliendo il sonno ai tecnici comunali della mobilità in vista dell’estate. “Sarà un miracolo sopravvivere, in queste condizioni”, dice l’assessore alla mobilità Stefano Fattor, dopo la riunione con i tecnici di tutti gli attori istituzionali coinvolti.

Originariamente nel cantiere del Waltherpark la riapertura di via Alto Adige era prevista sei mesi fa, poi, maggio, poi giugno, ed ora, come detto ad autunno inoltrato. La causa del ritardo sta, come sempre in questi casi, nei ritardi delle forniture o nelle difficoltà a chiudere delle lavorazioni che inizialmente erano state valutate diversamente. “In cantieri così complessi sono cose che succedono – dice Fattor – ma ora si rischiano sovrapposizioni molto problematiche”.

Ecco quali:  “In estate – spiega - è previsto anche il cantiere del teleriscaldamento da via Alto Adige, a via Garibaldi, fino a via Laurin e via Raiffeisen. Uno scavo di cinque metri. Noi dobbiamo chiedere alla Provincia che rimandi al prossimo anno, altrimenti la vedo molto dura”.

Lo scavo per il teleriscaldamento è forse rimandabile ma il resto? “Rfi ha in calendario la chiusura della linea ferroviaria tra Bolzano e il Brennero nelle prime due settimane di agosto. I treni saranno sostituiti da pullman che dovranno raggiungere la zona della stazione. Riusciamo ad immaginare cosa possa significare in termini di traffico aggiuntivo? E cosa può accadere se con due gocce di pioggia si riversano migliaia di turisti nel capoluogo?”.

Già, cosa possa accadere lo immaginano tutti gli automobilisti della città. E quindi? “Dovremo reagire come minimo con le misure previste durante il Mercatino di Natale, come ad esempio la chiusura dei ponti e l’apertura senza limitazioni del parcheggio Siberia. Bisogna resistere fino a quando riapriranno via Alto Adige e ponte Loreto”. Non è forse da escludere che ad un certo punto si renderà necessario riaprire al transito via della Posta e piazza Domenicani. Si salvi chi può.