Chronik | Astat

Cimiteri d’asfalto

Nel 2019 in Alto Adige 1.694 incidenti stradali, con 46 morti e 2.209 feriti. Ritirate 609 patenti per alcol, 32 per droga. Per le biciclette 308 infortuni e 2 morti.
incidente, A22
Foto: Vigili del fuoco Bolzano

Un’ecatombe. Socialmente accettata. Considerata - purtroppo - inevitabile. Continua la strage sulle strade dell’Alto Adige, che nel 2019 registrano un numero stabile di incidenti su base annuale ma una mortalità in crescita dal 2017, anche se lontana dai livelli del 2001, anno record con quasi 100 decessi. 

 

Il conteggio 2019

 

L’ultimo bollettino Astat parla di 1.694 incidenti stradali con feriti o morti, in media 4,6 incidenti al giorno, registrati in provincia di Bolzano. Sono 46 le persone decedute (cifra relativamente alta rispetto agli anni precedenti, nota l’istituto di statistica provinciale) e 2.209 quelle rimaste ferite. Nel conteggio non è compreso il terribile sinistro della valle Aurina, avvenuto all’inizio del gennaio 2020, quando l’Audi guidata da un residente di Chienes ha investito una comitiva di giovani turisti tedeschi uccidendone sei sul colpo (la settima vittima, una ragazza, è spirata nelle ore successive) e ferendone diversi in modo grave.

 

 

Le strade più pericolose

 

Le strade più a rischio in base ai numeri Astat sono quelle comunali extraurbane e le provinciali, seguite dall’A22. L’indice di mortalità è basso per le comunali (0,5%), dove si registra il numero maggiore di sinistri ma che sono in media lievi per le basse velocità, a seguire tocca il picco per le extraurbane comunali (6,2%). I valori oscillano per le strade provinciali (3,5%), le statali (5,3%) e l’autostrada (4,1%).

 

 

In generale, l’indice di mortalità medio sulle strade altoatesine è risultato pari a 2,7 morti per 100 incidenti e quindi nettamente superiore all’anno precedente (1,9%). 

 

Colpiti pedoni e ciclisti

 

L’incidentalità non risparmia ciclisti e pedoni, come si è visto a Bolzano negli incroci più pericolosi dotati di telecamere. Nel 2019 in Alto Adige sono rimasti coinvolti in incidenti stradali 213 pedoni, di cui 208 feriti e 5 morti. Il 39,4% dei pedoni infortunati riguarda anziani con 65 anni o più ed il 15,5% ragazzi di meno di 18 anni. 

Con la bicicletta si sono infortunate 338 persone, 2 delle quali decedute. Motocicli o ciclomotori hanno fatto invece registrare 504 infortunati, di questi 16 sono morti. Gli infortunati in autovettura sono stati pari a 1.062, di cui 18 sono risultati i deceduti. L’evoluzione della mobilità si riflette nei dati dei sinistri. Rispetto all’anno 2000, nota Astat, il numero di infortunati in auto è diminuito in modo significativo (tra i motociclisti non si osserva un trend chiaro), mentre tra i pedoni e più ancora tra i ciclisti si nota piuttosto un aumento degli infortunati dall’inizio del millennio.

 

 

Alcol e patenti ritirate

 

C’è poi l’annoso problema della guida sotto effetto di alcol e stupefacenti. Nel 2019 sono state ritirate 609 patenti per guida in stato di ebbrezza, circa la metà rispetto al 2008, quan- do se ne registravano 1.160. Sul totale ben 553 patenti ritirate (90,8%) appartenevano a uomini e solo 56 (9,2%) a donne. 

Nel 2019 sono state ritirate anche 32 patenti per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti: 29 appartenevano a uomini e 3 a donne. Nella grande maggioranza si trattava di cannabinoidi e cocaina.