Si vota anche con il portafoglio
“I soldi miei, li spendo come voglio” è una delle massime espressioni di libertà individuale cui siamo giunti nelle nostre società democratiche. Fatti i propri doveri di contribuenti, decidiamo noi del nostro “budget” privato. L’offerta di beni e servizi è (per noi occidentali), sconfinata e…per tutte le tasche, dal low cost all’extra lusso. Facendo ogni anche piccolo acquisto, abbiamo di norma diverse alternative e la possibilità di scegliere. E scegliamo. Esercitiamo in questo modo, insieme ad altri milioni di cittadini, il nostro potere di consumatori ed influenziamo di conseguenza l’Economia e la Politica. Certo c’è la pubblicità, certo c’è il sistema distributivo organizzato, ma il portafoglio siamo noi ad aprirlo. Nel piccolo negozio o nel grande magazzino, con l’occhio solo al prezzo o anche alla qualità, con priorità a prodotti locali o meno, bio o non bio, fair trade, ecc,ecc. È la leva della domanda a condizionare la produzione e l’offerta di beni. Non abbiamo bisogno dello Stato Educatore, o della Provincia o del Comune che vietino o che impongano. Abbiamo bisogno di un mercato corretto e trasparente. Abbiamo bisogno di consumatori consapevoli e liberi di scegliere. Ognuno vota col suo portafoglio.
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