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Antenne letali?

Cresce la polemica sull'annunciata approvazione di De Carlini circa le modifiche del regolamento comunale sull’installazione delle antenne. M5S: “non finisce qui”.

Per alcuni sono pericolosi colossi che minano la salute pubblica, per altri un necessario compromesso per poter usufruire delle tecnologie di comunicazione a cui è ormai impossibile rinunciare. Sta di fatto che l’annosa questione degli impianti di telefonia mobile è tornata prepotentemente alle cronache dopo che le circoscrizioni bolzanine si sono espresse contro la modifica del regolamento comunale sull’installazione delle antenne. Tale modifica prevede la riduzione delle distanze fra gli impianti e la facoltà di cambiare le frequenze. In un’intervista rilasciata nei giorni scorsi al Corriere dell’Alto Adige Il commissario Francesca De Carlini ha annunciato che, sebbene le istanze delle forze politiche e dei quartieri fossero pienamente legittime si è deciso comunque di “approvare le modifiche per ridurre il rischio che l’intero regolamento venga travolto al Tar”. “Ricorreremo contro la decisione della Commissaria”, immediata la replica del Movimento 5 Stelle.

Nella delibera apparsa sull’albo pretorio del comune si legge che “al fine di scongiurare ulteriori possibili contestazioni da parte dei gestori, si propone altresì di introdurre nel territorio comunale la modifica in riduzione a 75mt del raggio attualmente fissato in 100 mt, eliminando al contempo le pertinenze esterne ai siti sensibili (p.es. cortile esterno alla scuola, etc.)”. “Tecnicamente le cose non cambiano di molto dal momento che la distanza dei 100 mt è già di per sé esigua. Va ricordato che la legge quadro nazionale riconosce esplicitamente il diritto degli enti locali di stilare dei regolamenti sui campi elettromagnetici, ciò su cui non si può invece intervenire è il limite di esposizione, regolato appunto dalla legge quadro uguale per tutto il territorio nazionale”, afferma Karl Dallinger della Ripartizione Agenzia provinciale per l'ambiente. Ma ci sono effettivamente rischi correlati all'esposizione delle radiazioni elettromagnetiche? “Non siamo competenti per poter rispondere sui rischi - sottolinea Dallinger -, tuttavia l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato queste radiazioni come potenzialmente cancerogene”. Da parte sua il commissario De Carlini ha precisato, dopo essersi consultata con i tecnici, che anche con le suddette modifiche del regolamento non risulta diminuita la tutela della salute.

Battagliero il Movimento 5 Stelle, già critico nei confronti di SVP e PD sulla loro decisione di votare a favore delle modifiche. “Sui danni causati dall'inquinamento elettromagnetico - dice Rudi Rieder - ci sono centinaia di studi elaborati da scienziati di livello mondiale che dimostrano i danni al sistema nervoso, incidenza sui tumori e l'influenza sul nostro DNA”. E ancora: “l’argomento va invece affrontato in modo obbiettivo e scientifico. Le leggi sono inefficienti e dettate dai poteri economici. I livelli imposti dalla legge si limitano all'aumento della temperatura corporea a diretto contatto con cellulare o altri apparecchi elettronici, mentre si evita di considerare gli effetti negativi dimostrati dalla scienza indipendente”. Un’ultima stoccata arriva da Dallinger che in questo caso - precisa - “come privato cittadino e non in qualità di tecnico”, dichiara: “apportare queste modifiche significa sottostare ai diktat delle multinazionali perdendo di vista l’interesse della popolazione. L’amministrazione comunale mette già a disposizione numerosi siti, anche in zone centrali, per i gestori i quali per tutta risposta minacciano di fare ricorsi, ricorsi che peraltro finora sono stati tutti vinti dal comune di Bolzano”.