Lugli fa il bis

“Nelle ultime settimane, di fronte all’emergenza del coronavirus, il nostro Ateneo ha dato grande prova di responsabilità ed efficienza. Abbiamo convertito praticamente tutti i corsi in modalità online, organizzato gli esami finali e gli esami di lingua a distanza, permesso il telelavoro a quasi tutto il personale docente e non e tenuto online tutti gli incontri istituzionali necessari al funzionamento del sistema di ateneo. Sono grato ai numerosi collaboratori e colleghi che hanno reso possibile tutto ciò e sono orgoglioso di poter continuare ad essere a alla guida di questa università. Ringrazio anche la Provincia Autonoma di Bolzano e il governatore Arno Kompatscher per la loro fiducia e il sostegno che ci hanno sempre garantito”. Sono le parole di Paolo Lugli pronunciate durante la seduta del Consiglio dell’unibz che venerdì scorso (24 aprile) lo ha rieletto all’unanimità rettore dell’ateneo. Una volta assolto il secondo mandato, al termine degli otto anni ci sarà il cambio al timone, così come prevede lo statuto della Libera Università di Bolzano.
Lugli, specialista in nanoelettronica, in precedenza aveva insegnato e fatto ricerca alla prestigiosa Technische Universität di Monaco di Baviera per dodici anni, prima di trasferirsi a Bolzano dove nel 2017 è diventato rettore dell’università. “Abbiamo avviato e ampliato molte collaborazioni, con le banche locali, con il Comune di Bolzano o con la Camera di Commercio, solo per citare solo alcuni esempi - sottolinea il professore originario di Carpi, con la passione per il basket e il canto -. Soprattutto, abbiamo intensificato il nostro rapporto con le aziende, anche attraverso il nostro coinvolgimento nel NOI Techpark. Siamo diventati più internazionali e attraenti, anche grazie all’ampliamento dell’offerta formativa attraverso nuovi corsi di studio triennali e magistrali e dottorati. E abbiamo rafforzato la nostra rete di contatti con il sistema della formazione locale”.
Molti i progetti in serbo per il prossimo quadriennio da rettore: “Dobbiamo continuare a crescere e contribuire allo sviluppo sociale, culturale, scientifico ed economico dell’Alto Adige - spiega Lugli -. Tramite l’accordo programmatico 2020-22, attualmente all’esame della giunta provinciale, abbiamo concordato una valutazione delle nostre Facoltà, dei programmi di studio e dell’apparato amministrativo, con il supporto di esperti internazionali. Sarà un’occasione importante per un’analisi approfondita di ciò che l’università è e di ciò che vuole diventare. Una delle mie priorità sarà la realizzazione della nuova Facoltà di Ingegneria, una grande opportunità per dare una spinta concreta alla competitività del sistema altoatesino”. E ancora: “Continueremo a svolgere un ruolo di primo piano al parco tecnologico NOI, dove puntiamo ad essere punti di riferimento internazionali per l’innovazione e la ricerca in ambiti come, ad esempio, le scienze alimentari”.
Proseguiranno inoltre gli sforzi di unibz per attrarre finanziamenti di terzi, anche per finanziare nuove iniziative formative, assicura Lugli. “Utilizzeremo le conoscenze che abbiamo acquisito nell’insegnamento online per sviluppare programmi di studio come i corsi duali, di professionalizzazione, la formazione continua e la riqualificazione professionale”.
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