Neverland: dichiarato il fallimento

Sono più di 200 i consumatori altoatesini, ma anche di altre Regioni, che nelle ultime settimane si sono rivolti al Centro Europeo Consumatori (CEC) e al Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) in merito all'agenzia viaggi Neverland di Bolzano.
Lo scorso 10 luglio la sezione fallimentare del Tribunale di Bolzano ha dichiarato il fallimento di Neverland S.a.s. e del socio accomandatario Laura Seppi, nominando l'avvocato Paola Muscolino di Bolzano quale curatore fallimentare. Sarà suo compito, fra le altre cose, verificare la situazione debitoria e patrimoniale dell'impresa.
I crediti vantati dai consumatori che non hanno potuto usufruire dei servizi turistici acquistati presso questa agenzia rientrano fra i crediti chirografari, ovvero tra quelli senza alcun titolo preferenziale. “È dubbio dunque se e quanto gli sfortunati viaggiatori riusciranno a recuperare, insinuando il proprio credito al passivo fallimentare” spiegano il CEC e il CTCU in una nota congiunta.
Chi intende presentare domanda di ammissione al passivo fallimentare, deve inviare l'apposito modulo di domanda assieme a tutti i documenti che provano il loro credito tramite posta elettronica certificata (PEC). “Eventuali comunicazioni inviate via e-mail, fax o lettera raccomandata non saranno accettate e non saranno considerate valide”, informano i difensori dei consumatori.
Per essere considerata tempestiva, la domanda di insinuazione al passivo deve essere presentata entro il 12 ottobre 2018, poiché la prima udienza dinanzi al competente tribunale di Bolzano è stata fissata per l'11 novembre 2018 (non è necessaria la partecipazione dei creditori all'udienza). Chi non riesce a rispettare questa scadenza, può comunque presentare la domanda entro il giorno 13 novembre 2019 – la domanda verrà in tal caso considerata “tardiva”, senza che ciò comporti conseguenze negative. La procedura fallimentare potrebbe protrarsi anche per diversi anni.