Gesellschaft | Disabi

“Dopo di noi” per un futuro stabile

La Fondazione “nach uns-dopo di noi” aiuta le famiglie a trovare delle soluzioni che garantiscano ai figli con disabilità una vita stabile quando i genitori saranno defunti. Il presidente Reinstandler: "Costruiamo fiducia e raccogliamo patrimonio".
dopo di noi
Foto: SALTO
  • "La prima cosa che fanno i genitori di una persona con disabilità quando si rivolgono a noi è raccontare la propria storia. Ne sentono il bisogno. E poi si inizia a progettare il futuro del figlio in vista di quando i genitori non ci saranno più. Recentemente mi è capitato di chiedere a una mamma in quale periodo della sua vita fosse nato il concetto del "dopo di noi". Mi ha risposto: "Appena è nato mio figlio"". A parlare durante l'odierna conferenza stampa è Armin Reinstandler, presidente della Fondazione "Nach uns Dopo di noi" nata in Alto Adige nel 2024 e che da quest'anno aiuta le famiglie a trovare delle soluzioni che garantiscano ai figli con disabilità una vita stabile anche quando i genitori saranno defunti. Nel concreto, si parla anche della gestione del patrimonio, inclusa la casa. Il concetto dietro al dopo di noi è chiaro: se una famiglia inizia a pianificare attivamente il futuro di un figlio o una figlia con disabilità le preoccupazioni diventano progetti e i pensieri diventano prospettive concrete. Un processo che può funzionare - secondo i membri della fondazione - solo se è fatto insieme e nel periodo "durante noi", non nel "dopo di noi", altrimenti ci si limiterebbe solo alle soluzioni emergenziali.

    La Fondazione, per questo, punta a creare le premesse, anche strutturali, per dare un aiuto concreto alle persone con disabilità e ha l'obiettivo di promuovere la loro autonomia e la loro libertà di scelta, creando un contesto di vita stabile in un clima di fiducia. "L'obiettivo che ci siamo dati insieme a nove organizzazioni che hanno dato vita alla fondazione è raccogliere patrimonio per destinarlo allo scopo, ovvero dare assistenza e organizzare il periodo 'dopo i genitori'". Nell'ultimo anno si sono svolti una trentina di colloqui: "Per il momento stiamo costruendo fiducia. Le persone vogliono conoscere chi gestisce la Fondazione, nessuno affiderebbe la propria casa e la gestione del proprio figlio a persone che non conosce". Anche i fratelli della persona con disabilità possono essere coinvolti attivamenti nel "dopo di noi".

  • Walter Zambaldi, Martina Pastore e Armin Reinstadler: la fondazione dopo di noi si fa carico delle persone con disabilità nel lungo periodo. Foto: SALTO
  • "Si tratta di un progetto fondamentale che misura la civiltà del territorio", ha detto il vicepresidente della fondazione Cassa di Risparmio, Walter Zambaldi, che ha garantito una parte importante del capitale di base e messo a disposizione i locali oggi sede di "dopo di noi".

    "Lorenzo è l'unico figlio che abbiamo - racconta Alessandra Marcucci, madre di un figlio con sindrome di Down - e adesso che ci siamo ancora vogliamo dargli delle certezze durature. Questo processo insieme alla fondazione allevia molto le nostre preoccupazioni e dà a lui gli strumenti per scegliere il proprio futuro".

    Dopo di noi collabora strettamente con i servizi sociale, le associazioni e gli esperti del settore, organizza dei gruppi di genitori, elabora proposte psicopedagogiche per le famiglie e promuove forme abitative integrate nel contesto geografico di ogni utente. Interessante anche in tal senso la testimonianza di Barbara Misslinger, madre di un figlio adulto affetto da un disturbo dello spettro autistico. "Attualmente - racconta Misslinger - mio figlio condivide un alloggio con un altro ragazzo, gode di autonomia e può compiere liberamente le proprie scelte, ma finché vivrà avrà anche bisogno di aiuto. Noi genitori stiamo invecchiano e non vogliamo che sia sua sorella a doversi far carico di queste responsabilità. Vorremmo mettere le cose in chiaro stabilendo in un progetto che cosa riteniamo irrinunciabile per la qualità di vita di nostro figlio, sapendo che le sue esigenze saranno rispettate".