Negli asili italiani, il 25% dei bambini è straniero. Riguarda solo le insegnanti?

C'é bisogno di una visione interculturale per le nostre scuole
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.

Continua il tormentone altoatesino sull’uso della lingua italiana e tedesca nelle scuole. È un tema di campagne elettorali, di trattative politiche e di programmi di governo ed è bene ci si impegni per trovare una soluzione che dia buoni risultati per il bilinguismo. Ma il mondo non aspetta noi e la nostra politica e ci sottopone già concretamente una grande nuova sfida, quella delle migrazioni. La presenza del 25% dei bambini stranieri nei nostri asili impone una diversa priorità, oltre quella della lingua italiana e tedesca. Non si tratta piú solo di lingue, ma anche e soprattutto di culture, diverse e ancora a noi poco conosciute. Negli asili e nelle scuole il tema diventa sempre piú quello della interculturalità, da affrontare tutti assieme e non solo con il sacrificio e la buona volontà delle insegnanti. Per il futuro della nostra società, i primi passi si fanno all’asilo. Bambini immigrati ed “autoctoni” insieme.

ACHTUNG!
Meinungsvielfalt in Gefahr!

Wenn wir die Anforderungen der Medienförderung akzeptieren würden, könntest du die Kommentare ohne
Registrierung nicht sehen.

Erfahre warum