Tre settimane per il dopo Vettori
 
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  La crisi politica che ha travolto il consigliere comunale Carlo Vettori (Fratelli d’Italia) continua a scuotere il municipio di Bolzano. Dopo che era scattato il “codice rosso” per l’accusa di violenza domestica – cui è seguita la convalida, su richiesta della Procura, del provvedimento di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare – Vettori aveva formalizzato le dimissioni da presidente del Consiglio comunale, ma non avrebbe alcuna intenzione di lasciare il proprio seggio da consigliere comunale come invece richiesto dal resto della maggioranza e dal sindaco Claudio Corrarati: “Non posso accettare che sieda in Consiglio comunale qualcuno che porti il braccialetto elettronico”, aveva spiegato a SALTO. Una decisione definitiva dovrebbe essere presa entro il 18 novembre, data della prossima seduta del Consiglio. 
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  Il video diffuso dal PDAnche le opposizioni si erano espresse per le dimissioni di Vettori dall'aula. A sostegno di questa posizione, anche la pubblicazione di un video da parte della consigliera comunale Monica Franch (PD). “Questa è la risposta dell’ex Presidente del Consiglio comunale alla mia semplice constatazione che per l’ennesima volta la maggioranza non riusciva a garantire il numero legale della seduta” scrive la consigliera su Facebook. Il filmato mostra una reazione particolarmente accesa di Vettori durante una recente seduta del Consiglio comunale. 
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  Quale successore alla presidenza?Nel centrodestra, la discussione sulla successione alla presidenza del Consiglio comunale è già aperta. Durante una riunione di coalizione tenutasi lunedì sera, i partiti hanno deciso di confrontarsi internamente e aggiornarsi entro una settimana. Per la guida dell’aula si profila un duello tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il coordinatore di Forza Italia, l’assessore provinciale Christian Bianchi, ha proposto il nome di Manuel Nardo – dato che gli altri due consiglieri del gruppo (Patrizia Daidone e Davide Mahmudy) appartengono al gruppo linguistico tedesco. Il leader di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Provincia Marco Galateo ha però ribadito la volontà del suo partito di mantenere la presidenza. Se Roberto Muraro dovesse rinunciare, la seconda opzione sarebbe Andrea Lucci. Né la Lega né la Civica di Corrarati intenderebbero avanzare candidature. 
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  Christian Bianchi conferma a SALTO che nella riunione di maggioranza di lunedì “non si è trattato tanto di rivendicare la presidenza del Consiglio, quanto di un confronto sulla situazione generale dopo le dimissioni di Vettori senza puntare su uno o sull’altro nome. Noi abbiamo semplicemente messo sul tavolo alcune ipotesi da valutare insieme alla coalizione”. Forza Italia, sottolinea Bianchi, non intende rivendicare la presidenza come diritto di partito. Ma Manuel Nardo sarebbe “è una persona comunicativa, pacata, capace dal punto di vista relazionale. Il presidente del Consiglio deve essere prima di tutto una figura di garanzia, un mediatore, qualcuno che sappia rappresentare sia la maggioranza che la minoranza”. 
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  Sul caso Vettori e sull’ipotesi che il consigliere non lasci il proprio seggio, Bianchi si allinea alla posizione del sindaco Corrarati: “Abbiamo sostenuto la richiesta del sindaco di fare un passo ulteriore, perché sarebbe auspicabile che Vettori si dimettesse anche da consigliere. È chiaro però che le dimissioni non possono essere imposte. Vedremo cosa deciderà di fare da qui alla prossima seduta.” 
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  Volkspartei cauta, Verdi all'attaccoDal canto suo, anche la Südtiroler Volkspartei (SVP) ha espresso una posizione netta, ma con una sfumatura più garantista. “Siamo fermamente convinti che chi ricopre funzioni pubbliche debba essere esempio di correttezza e integrità. La violenza, in qualsiasi forma, non può essere né tollerata né giustificata. La fiducia dei cittadini nelle istituzioni si basa anche sulla credibilità di chi le rappresenta” ha dichiarato la capogruppo in Consiglio comunale Elizabeth Ribeiro da Silva in una nota ufficiale della SVP cittadina, aggiungendo che, se le accuse verranno confermate, Vettori dovrebbe rinunciare anche al mandato di consigliere comunale, sostenendo la posizione già espressa dal sindaco Corrarati. Anche l’assessora Johanna Ramoser (SVP) ha ribadito di prendere “molto sul serio ogni accusa di questo tipo. La violenza contro le donne è un problema sociale profondo che va combattuto con determinazione. Se le accuse fossero confermate, Vettori dovrebbe trarne le conseguenze e dimettersi dal Consiglio comunale, per tutelare la credibilità delle istituzioni.” 
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  Ma ai Verdi non basta e attaccano frontalmente la Volkspartei. In un comunicato congiunto, i consiglieri comunali Rudi Benedikter e Cornelia Brugger si domandano “quando si distanzierà finalmente la SVP dai ‘Fratelli’? Abbandonare e tacere, collega Ribeiro, fino a quando ancora? La violenza contro le donne è peggio di una citazione di Goebbels!” – riferendosi alla vicenda del consigliere comunale Salvadori, anch'egli di Fratelli d'Italia. I due consiglieri plaudono alla presa di posizione del sindaco: “Ha reagito con coerenza chiedendo le dimissioni di Vettori dal Consiglio comunale. Un rappresentante del popolo con un braccialetto elettronico per violenza familiare in aula sarebbe davvero l’ultimo degli orrori”. E aggiungono: “Il vero scandalo è duplice: da un lato la solidarietà di Fratelli d’Italia verso Vettori, che tenta di trasformare un presunto autore di violenza in vittima; dall’altro il silenzio della SVP, che per puro opportunismo evita di prendere le distanze dal proprio alleato”. 
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  Il vicesindaco Konder: "Posizione netta, non cauta"Riceviamo e pubblichiamo il seguente messaggio del vicesindaco di Bolzano Stephan Konder (SVP), in reazione al presente articolo: "La posizione della SVP su questa vicenda è chiara e coincide pienamente con quella espressa dal Sindaco: netta, non cauta. Su questioni così delicate abbiamo sempre scelto la via della responsabilità istituzionale, attendendo prese di posizione ufficiali prima di intervenire pubblicamente. Se altri partiti preferiscono esprimersi attraverso dichiarazioni immediate alla stampa, accusandoci, cercando forse un ritorno politico, è una loro scelta e un loro stile. Il nostro metodo è diverso: non commentiamo notizie di giornale, ma ci basiamo su fatti e comunicazioni ufficiali. In situazioni del genere, molto sensibili, riteniamo fondamentale mantenere rispetto reciproco e senso delle istituzioni, evitando che il dibattito politico si trasformi in polemica. 
 Ci auguriamo che anche l’informazione possa contribuire, con equilibrio e accuratezza, a un confronto civile e rispettoso tra le diverse forze politiche".
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