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Studenti, in massa

Aumentano gli alunni nella scuola italiana altoatesina a tutti i livelli. Sono 22.400. 33 insegnanti in più nell’organico.
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Foto: upi

Il 5 settembre torneranno sui banchi di scuola oltre 22.400 studenti della scuola italiana in Alto Adige, un numero maggiore rispetto all’anno scorso quando i ragazzi erano 22.072. Il trend di crescita riguarda tutti i gradi scolastici, anche la scuola dell’infanzia, di conseguenza dall’anno scolastico 2018/19 sono stati assegnati 15 posti per docenti in più e altre 18 risorse per l’integrazione, a completare le 5 unità già impegnate a partire dallo scorso anno scolastico. 33 posti in tutto a cui si aggiungono quelli messi a disposizione per un nuovo progetto dedicato alla promozione del successo formativo degli studenti su iniziativa della Direzione istruzione e formazione italiana, insieme ad altri partner, e con il sostegno del Fondo Sociale Europeo. Si tratta di 30 risorse che affiancheranno i docenti nella loro azione educativa.

Sebbene persista il problema degli insegnanti precari in Alto Adige qualche segnale positivo arriva: le nomine in ruolo, che quest’anno hanno riguardato 58 docenti di ogni grado di scuola (di cui 28 DOPS, pari al 44% delle nuove nomine), e di assegnazione delle cosiddette supplenze. A chiudere le attività di preparazione del nuovo anno scolastico sarà l’incontro con i dirigenti scolastici del prossimo 7 settembre, un’occasione per analizzare l’andamento dell’anno passato, traendo spunti di lavoro per quello futuro, e condividere gli obbiettivi che attendono la scuola nel nuovo anno.

Un appuntamento da segnalare è quello del 3 settembre quando, dalle 14.30 alle 17, 200 fra docenti, coordinatori di scuole dell’infanzia, dirigenti e tecnici del settore dell’istruzione si confronteranno nella cornice del NOI Techpark di Bolzano nel corso di un incontro dal titolo “Voglio crescere così”. Con il contributo di esperti di livello nazionale, il mondo della scuola rifletterà sulle implicazioni che la tecnologia può avere nella società ricca di differenze in cui viviamo; e il saluto di un giovane campione paratleta bolzanino.