Politik | La proposta

"Divieto di fumo almeno nei dehors"

Dopo che Milano ha deciso di inasprire le regole dal 1° gennaio, il consigliere Della Ratta chiede al Comune di dare lo stop alle sigarette fuori da bar e ristoranti.
Rauchen
Foto:  Pexels/lil artsy
  • Il comune di Milano ha introdotto recentemente il divieto di fumo all'aperto in presenza ravvicinata di altre persone non fumatrici. E Bolzano?  Secondo il consigliere della Civica Claudio Della Ratta, il Comune "si disinteressa dei danni provocati dal fumo passivo".

    "Da alcuni anni, con ciclica ricorrenza - afferma Della Ratta -  un documento che chiede di ampliare il divieto di fumo anche alle sale esterne dei locali pubblici quali bar e ristoranti (eccetto eventuali salette aggiuntive dedicate o spazi ben isolati da destinare esclusivamente ai fumatori). Non dovrebbe essere previsto che l’unico ambiente “aperto” possa essere di fatto destinato a “sala fumatori. Immancabilmente il sindaco e la sua maggioranza boccia tale proposta".

    Il Ministro della salute, come noto, stava portando avanti un provvedimento che prevedeva lo stop al fumo in diversi luoghi, tra i quali i dehors all’aperto di bar e ristoranti. Purtroppo tale provvedimento pare essersi arenato al Ministero. "Molti Comuni in Italia, a partire da un gruppo di Comuni del Veneto - ricorda il consigliere - si stanno organizzando per anticipare i termini del provvedimento al fine di renderlo operativo subito, per non sottovalutare i danni che il fumo provoca anche all’aperto e pure ai non tabagisti, costretti a subire le conseguenze del fumo passivo. Anche la Provincia di Bolzano che, oltre a poter nel caso in futuro recepire tale legge, ha sul tema una certa autonomia, potrebbe attivarsi in tal senso".

    Per Della Ratta "andrebbe esteso il divieto di fumo a tutti gli ambienti presenti ed utilizzati dai clienti dei locali pubblici (eccetto eventuali salette aggiuntive dedicate o spazi ben isolati da destinare ai fumatori), siano essi posti all’interno od all’esterno del locale stesso. Laddove non fosse possibile separare fisicamente e isolare le strutture nelle quali è consentito fumare, dalle altre, il divieto dovrebbe essere assoluto. Non dovrebbe essere previsto che l’unico ambiente “aperto” possa essere destinato a sala fumatori”.