Politik | Guerra a Kiev

Bolzano abbraccia l'Ucraina

In piazza Walther grande manifestazione per la pace e contro la guerra. Solidarietà alla comunità ucraina, che tra inno e bandiere giallo-blu grida “Putin assassino”.
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Foto: Salto.bz

Un grande cerchio attorno alla statua di Walther von der Vogelweide. E un’unica richiesta: “No alla guerra, sì alla pace. L’Europa faccia qualcosa”. Sventolano numerose le bandiere giallo-blu, mosse dal vento che soffia forte sulla piazza. Sventolano nel cielo terso a fianco della bandiera arcobaleno e di quella europea. Tutt’attorno risuona l’inno ucraino, cantato a squarciagola con dolore e rabbia. Bolzano si stringe attorno alla sua comunità ucraina e chiede a gran voce il cessate il fuoco e lo stop all’occupazione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo.

 

La manifestazione “Fuori la guerra dalla storia” riempie piazza Walther come non mai. Sono tantissime le persone e le realtà cittadine che hanno aderito all’appello delle sigle sindacali nonché di ANPI, ARCI, Young Caritas, Fridays For Future, Centaurus, Sardine, Pax Christi, Centro Pace e AIED. Molto nutrita è la presenza delle ucraine e degli ucraini che vivono in città. Lanciano un grido disperato per il loro paese sotto le bombe, urlano “Putin assassino”, mentre Kiev è sotto assedio.

Sono tante e tanti, dunque, a stringere la bandiera ucraina: a un certo punto ne viene aperta una enorme, tenuta da bambine e bambini. Anche il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, ha in mano un cartello: “Viva la pace”. Intanto gli organizzatori fanno risuonare rumori di guerra, mortai e bombe, infine parte “La guerra di Piero” di Fabrizio de Andrè. L’abbraccio di Bolzano all’Ucraina è fatto di poche parole e molti gesti, di note e di silenzi, di volti e di bandiere. Sono gli ucraini a prendere parola. A gridare, ancora una volta, “Putin assassino”.

 

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Profil für Benutzer Peter Gasser
Peter Gasser Sa., 26.02.2022 - 21:03

Alle gemeinsam bewegen wir etwas, wie der heutige Abend gezeigt hat, so meine persönliche Sichtweise.
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Stärken wir die Ukraine, stärken wir uns selbst.
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Verlieren wir die Ukrainer, haben wir unsere politische Seele aufgegeben...

Sa., 26.02.2022 - 21:03 Permalink