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Libro del mese: Nella testa di Putin

Il libro consigliato a maggio da Martin Alber, libraio della Alte Mühle di Meran/o, è "Nella testa di Vladimir Putin" di Michel Eltchaninoff (edizioni e/o).
Nella testa di Vladimir Putin
Foto: salto.bz/edizioni e/o

Libro uscito nel 2015 nell'originale francese, ma validissimo anche oggi, questo piccolo saggio è un ottimo compendio dell'humus ideologico post-sovietico.

Martin, Alte Mühle di Meran/o

Non è facile inquadrare la figura di Vladimir Putin. Nato e cresciuto in piena Russia sovietica, fedelissimo al suo paese, agente del KGB, dopo il crollo dell’URSS fa una rapidissima carriera politica fino a diventare presidente nel 2000. In quella fase, che dura due mandati presidenziali, si mostra aperto all’Occidente, liberista, democratico. A partire dal suo terzo mandato, però, ci troviamo di fronte a un Putin ultraconservatore e tradizionalista, intenzionato a riportare in auge i “veri valori” del popolo russo.

Chi è dunque quest’uomo? Un comunista, un liberale, un conservatore? Lo studio di Eltchaninoff, che arriva fino a marzo 2022, cioè fino ai primi giorni dell’invasione dell’Ucraina, esplora i comportamenti e i discorsi di Putin per risalire alle sue fonti di ispirazione filosofica e ideologica, giungendo spesso a risultati inaspettati. Si va da ideologi nazionalisti e conservatori a sostenitori del panslavismo, a filosofi della “russità”, fino a scrittori come Dostoevskij, opportunamente riletti e talvolta distorti per fungere da efficaci sostegni alla sua visione del mondo: una Russia forte e temuta che occupi il posto che le spetta tra le grandi potenze mondiali. In attesa di sapere quanti morti totalizzerà quest’ennesima feroce guerra è utile cercare di capire cos’abbia in testa la persona che l’ha scatenata” (edizioni e/o).

Michel Eltchaninoff, Nella testa di Vladimir Putin, aprile 2022, pp. 176
Traduzione: Alberto Bracci Testasecca