Gesellschaft | Scienza

Il 17° Premio Rotary va a Georg Kaser

Lo scienziato meranese è stato premiato per il suo impegno nella salvaguardia del patrimonio glaceologico mondiale e l’attenzione sui cambiamenti climatici.
book_cover_georg_kaser
Foto: Rotary

Dal 1995  il Rotary Club conferisce il proprio riconoscimento a personalità del mondo della cultura, della scienza, dell’imprenditoria e dello sport che si sono distinte a livello internazionale. Il premio consiste in una cifra di 15.000 euro, che il vincitore potrà devolvere ad associazioni meritevoli o a un “organismo o Ente di ricerca e promozione nel campo scientifico o della cultura o del sociale”.
Con il Premio Rotary, i Club vogliono mettere in luce uomini e donne che abbiano dimostrato grande valore umano e professionale. Per questo la 17° edizione ha visto trionfare Georg Kaser, ricercatore e docente universitario all’Università di Innsbruck che ha dedicato la sua carriera accademica alle problematiche della meteorologia e dello studio dei ghiacciai tanto da divenire uno dei massimi esperti mondiali di glaceologia alpina e tropicale.


La premiazione è avvenuta presso il Noi Techpark di Bolzano alla presenza dei rappresentanti di tutti gli 11 club Rotary del Trentino Alto Adige. Lo scienziato meranese è noto per aver posto l’accento sull’inderogabile necessità di operare a favore di una maggiore attenzione ai problemi climatici a difesa dell’ambiente e, conseguentemente, a salvaguardia del patrimonio glaceologico mondiale. Nell’ambito della premiazione è stata presentata anche la pubblicazione relativa alla 17esima edizione del Premio Rotary che raccoglie la biografia di Georg Kaser e una sua intervista condotta da Eva Pföstl, oltre l’albo d’oro dei vincitori del premio.

 

“Siamo già alle dodici! I prossimi cinque, al massimo dieci anni saranno gli ultimi in cui potremo ancora fermare il cambiamento climatico. A quel punto il mutamento climatico diventerà automatico e potremo solo reagire in maniera emergenziale - ha dichiarato Jaser, sottolineando l’urgenza  di una rapida trasformazione sociale “verso un mondo ecologicamente sostenibile, economicamente più stabile e in definitiva socialmente più equo”.