Politik | referendum giustizia

“Servono riforme, non abrogazioni”

Un "no" su tutta la linea: i Verdi invitano a votare contro i cinque quesiti del Referendum sulla giustizia (voluto dalla Lega e Radicali) previsto per questa domenica.
Felix von Wohlgemuth
Foto: ProEppanAppiano

Da bocciare tout court, secondo i Verdi, il referendum sulla giustizia previsto questa domenica, 12 giugno. Un invito non al boicottaggio ma a votare no a tutti e 5 i quesiti.
“Non c'è dubbio che il sistema giudiziario italiano abbia urgente bisogno di una riforma organica. Tuttavia, è più che discutibile che questo obiettivo possa essere raggiunto attraverso un referendum abrogativo - sostiene il co- portavoce Felix von Wohlgemuth -. Dopo un'analisi dettagliata e una ponderazione dei pro e dei contro delle cancellazioni legislative proposte da questi referendum, siamo giunti alla conclusione che siamo chiaramente a favore di un "no" a tutti e 5 i quesiti”. 


Le motivazioni


Secondo il partito, una cancellazione, senza sostituzione, dell'attuale Legge Severino del 2012, come richiesto dal primo quesito referendario (scheda rossa) sarebbe da respingere nettamente: “Con oltre 90 miliardi di euro all'anno di danni causati dall'abuso d'ufficio e dalla corruzione, non sembra opportuno consentire ai politici condannati penalmente di ricandidarsi a cariche pubbliche” afferma von Wohlgemuth.

Anche il quesito n. 2 (scheda arancione), che vorrebbe introdurre ulteriori restrizioni della possibilità della custodia cautelare, va contrastato: “Se c'è un forte pericolo che lo stesso reato venga commesso di nuovo, allora il giudice deve essere autorizzato a sottoporre la persona a custodia cautelare o a ordinare gli arresti domiciliari - sostiene ancora il co-portavoce - Se questa possibilità viene abolita, la protezione delle vittime di reati come i maltrattamenti in famiglia o lo stalking si ridurrà in modo massiccio”.

Bocciati anche anche i restanti quesiti, ovvero la separazione delle carriere dei giudici e dei pubblici ministeri (quesito 3 - scheda gialla), la valutazione dei giudici (quesito 4 - scheda grigia) e la riforma del Consiglio superiore della magistratura (quesito 5 - scheda verde) in quanto non porterebbero alcun miglioramento.

“Per garantire la certezza del diritto ai cittadini, non servono cancellazioni selettive di leggi, ma riforme fondamentali, più personale e più denaro. Solo in questo modo è possibile garantire alle vittime dei reati, ma anche agli imputati, un processo equo e rapido”, ha concluso von Wohlgemuth.