Umwelt | teleriscaldamento

“Il termovalorizzatore resta inquinante”

L’annunciato aumento della quota di rifiuti importata a scopi energetici continua a far discutere. Nicolini (M5S): “La provincia agisce senza interpellare i cittadini”.
Inceneritore
Foto: giorgio santoriello

Anche l’opposizione pentastellata in consiglio provinciale prende posizione contro l’annunciato aumento della quota di rifiuti da importare a scopi energetici. Sebbene infatti il programma di transizione ecologica sottoscritto a livello europeo prevede lo spegnimento degli inceneritori entro il 2030, a Bolzano, si vuole puntare a incenerire più rifiuti con lo scopo di produrre calore ed energia per il teleriscaldamento.
Implementati in un'ottica di economia circolare l’energia prodotta da un inceneritore, che sia di ultima generazione o meno, rimane tuttavia altamente inquinante.

 

Le stesse linee guida della Commissione europea considerano l’incenerimento dei rifiuti “un’attività che arreca un danno significativo all’ambiente”.
Per fare un paragone, riportano i 5 Stelle, se con le centrali a gas si emettono 250 grammi di CO2 (il principale gas climalterante responsabile del riscaldamento globale) per ogni kWh, quella emessa dall’incenerimento dei rifiuti risulterebbe tripla. Le emissioni prodotte da Bolzano per il solo teleriscaldamento sono state quantificate in 130 mila tonnellate.

 

“L’assessore all’ambiente Vettorato - scrive in una nota il consigliere di opposizione Diego Nicolini -. definitosi inizialmente contrario ad aumentare la quantità dei rifiuti da incenerire, ha dato il via libera al rinnovo della convenzione con Trento che permetterà di aumentare sensibilmente le quantità di rifiuti da incenerire provenienti da fuori provincia, in quanto i rifiuti nostrani non bastano. La provincia - conclude Nicolini - decide di aumentare le tonnellate di rifiuti da incenerire senza interpellare nessuno, nemmeno i cittadini dei quartieri limitrofi, visto che l’inceneritore scarica le emissioni proprio in quelle zone” .