Sui simboli etnici, ogni volta ci dividiamo. A meno che...
Quando la comunità altoatesina si confronta sui simboli della identità etnica, ne esce con le ossa rotte. Anche nel migliore clima di convivenza tra i gruppi, a toccare certi temi-simbolo, si rimane fulminati, ovvero si ritorna al punto di partenza, come nel gioco dell’oca. Italiani di qua, tedeschi di là.
È successo giorni fa con la mozione per l’abolizione del Commissariato del Governo di Bolzano. Non c’è più destra o sinistra, governo od opposizione: tedeschi (quasi) tutti a favore, italiani (quasi) tutti contrari.
La stessa cosa succede puntualmente quando si affrontano altri simboli identitari come la toponomastica, i nomi delle piazze, i monumenti, gli anniversari, le bandiere, gli eroi di una o dell’altra parte, la grazia ai terroristi (attivisti? patrioti?) degli anni ’60. Anzi, sembra che ai simboli (..ad ognuno i suoi), il tempo faccia bene e li mantenga in forma. Insomma, per una buona e realistica politica della convivenza in Alto Adige / Südtirol è opportuno stare alla larga dai simboli, quelli vecchi.
Sarebbe tempo, invece, di individuare e costruire simboli nuovi e condivisi. A cominciare con quello della Festa dell’Autonomia. Tutti invitati!
Commissariato
Festeggiare l'autonomia e valutare il commissariato? Non capisco. Chiedete i bellunesi quanto se ne "godano" del loro commissariato e quanto vorebbero festeggiare l'autonomia! Di siccuro questo non è una gestione etnica di la. Perchè da noi?
Caro Alberto
forse anche perché i rappresentanti nelle istituzioni hanno tutti un etá che non permette loro di cambiare mentalitá? Quindi "sembra che ai simboli (..ad ognuno i suoi), il tempo faccia bene e li mantenga in forma" o forse i politici si mantengono in forma. A volte mi riccordano quei vecchi professoroni chirurghi, a cui tremano le mani persino nel chiudersi la bottega dei pantaloni. Ma fintanto che la gente vuole farsi operare dal Primario...
Caro Max
speriamo che le cose vadano come dici tu: mano a mano che la politica sarà in mano ai giovani, i pregiudizi e l'uso strumentale dei simboli verrà superato. A giudicare peró dall'atteggiamento di diversi giovani rappresentanti politici, penso che questo sviluppo non sarà automatico e non basterà aspettare che il tempo faccia il suo corso.
La festa dell'autonomia la
La festa dell'autonomia la festeggeremo se non costa niente (in tempi di spending review ;-)
e propongo di festeggiarla nel parco stazione di Bolzano (a terra per intenderci non sui tetti come vorrebbe Benco)