Politik | Germania

La prima vittoria locale dell’AFD

L’estrema destra tedesca vince il ballottaggio per l’elezione del presidente di Sonneberg, circondario in Turingia. Sconfitto il presidente sostenuto da tutti i partiti
AFD
Foto: AfD

Domenica, in Germania, il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AFD) ha vinto un’elezione locale per la prima volta. Robert Sesselmann ha ottenuto la maggioranza del 52% delle preferenze durante il ballottaggio per l’elezione del presidente di Sonneberg, un circondario della Turingia. L’esponente di AFD ha sconfitto così il presidente uscente e candidato dei Cristiano-democratici Jürgen Köpper. Durante il primo turno, Sesselman aveva ottenuto il 46,7 per cento delle preferenze. Con il ballottaggio, i principali partiti – i Socialdemocratici, i Verdi, i liberali dell’FDP e il partito di sinistra radicale Die Linke – avevano sostenuto il candidato della CDU, per tentare invano di non consegnare la città all’estrema destra. 

Sebbene si tratti di un’amministrazione di importanza secondaria per via delle dimensioni e dell’influenza ridotta, la vittoria dell’AFD è destinata comunque a fare storia, anche per vie di un consenso sempre più ampio del partito a livello nazionale che già da tempo nutriva di un grosso supporto nell’area della Turingia e, in generale, negli ex territori della Repubblica Democratica Tedesca. Secondo gli ultimi sondaggi, AFD è stimato essere il primo partito anche in Sassonia e Brandeburgo, dove alle elezioni del 2024 verranno votati i nuovi governatori statali.

Alternative für Deutschland si è fatto strada negli ultimi anni tra posizioni marcatamente xenofobe e reazionarie. Il suo fondatore, Björn Höcke, aveva chiesto di cancellare la legge tedesca che punisce i negazionisti dell’Olocausto, criticando la presenza di un memoriale dello sterminio degli ebrei nella capitale Berlino. 

Lo scorso 26 aprile, il Bundesamt für Verfassungsschutz (BFV), Ufficio federale per la protezione della Costituzione, aveva dichiarato l’organizzazione giovanile del partito, un pericolo per la democrazia. Da quattro anni Junge Alternative era posta sotto sorveglianza, anche con intercettazioni telefoniche, in quanto “caso sospetto” di estremismo politico. 
In provincia di Bolzano ha trovato i natali uno dei loro parlamentari di punta, Marc Jongen, meranese classe 1968, che siede dal 2018 tra i banchi del Bundestag. Sempre a Bolzano, AFD e i suoi membri più controversi hanno dimostrato negli anni di avere una reciproca sintonia con i Freiheitlichen,

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