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“The left side of the list”

Annamaria Molin e Luca Di Biasio sono i candidati di Sinistra Die Linke sulla lista dei Verdi - completando gli 11 della “squadra di punta”.

Dopo l’assemblea provinciale verde che ha visto l’approvazione all’unanimità dell’alleanza con Sinistra / die Linke dell’Alto Adige, il partito che rappresenta Sinistra italiana in Sudtirolo ha presentato oggi i due candidati sulla lista dei Verdi, Annamaria Molin e Luca Di Biasio. “Siamo the left side of the list. Le parole chiavi sono democrazia, diritti, stato sociale, ma anche clima” ha esordito Di Biasio, che ha sottolineato la buona esperienza a livello nazionale con la lista “Alleanza Verdi Sinistra”: “Il numero di parlamentari è nettamente aumentato, la lista ha riportato dentro il Parlamento anche la voce dei Verdi, che tornano da protagonisti. Perciò abbiamo lavorato affinché il progetto nazionale si concretizzasse anche livello locale”.

La Sinistra “non poteva dunque seguire un’altra strada a livello locale, ci siamo sentiti in dovere di aiutare la lista dei Verdi (partito che ci è fratello-sorella) per raggiungere il massimo successo, portando più voti possibili e arginare arginare un centrodestra sempre più aggressivo”, ribadisce Di Biasio. Tornando ai temi, c’è quello della pace “non solo per i conflitti che insanguinano l’Europa, ma anche pace sociale, la prevenzione riguardo la violenza sulle donne, il disagio giovanile, gli episodi di omofobia e razzismo. E poi basta morti sul lavoro”.

Per Annamaria Molin, “le tematiche fondamentali non sono solo il lavoro e il rifiuto di tutte le guerre, 59 guerre che passano in secondo piano, ma anche la pace dai conflitti latenti, come i processi di ghettizzazione dei migranti e le conseguenze di un lavoro sottopagato e sfruttato. Perché il problema della casa è drammatico per migranti e ceto medio”.

 

Squadra di governo?

 

Dal Molin e Di Biasio faranno parte della squadra di 6 donne e 5 uomini che compongono la cosiddetta “squadra di punta” della lista verde. Una lista che “mette insieme la crisi del clima e la ‘crisi della fine del mese’, con portatori e portatrici di istanze che mettono assieme queste due crisi” sottolinea Sabine Giunta. “Nel 2018 non siamo riusciti a fare usa lista comune, ci siamo riavvicinati” ricorda la capolista Brigitte Foppa, “e vogliamo essere una lista inclusiva, portando esperienze diverse, come Elena Dondio che viene dai Radicali”. Rispetto agli obiettivi elettorali, i Verdi sudtirolesi puntano a 30mila voti e guardano alla Giunta: “I Verdi sono una forza di governo, siamo come gli altri verdi in Europa, per noi è normale” ma “assistiamo a un disgelo della SVP verso la destra italiana che è preoccupante. È agghiacciante come i massimi esponenti del partito, ovvero l'europarlamentare Dorfmann, l'Obmann Achammer e il governatore Kompatscher, si siano scagliati contro Julia Unterberger per le critiche a Silvio Berlusconi”. Un avvicinamento che preoccupa Verdi e Sinistra, secondo cui l’alternativa per comporre la futura Giunta provinciale sarà tra un’SVP con FdI e Lega e una maggioranza con PD e Verdi.

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△rtim post Di., 04.07.2023 - 10:10

@felixvonwohlgemuth
"Verdi“ und „Sinistra Italiana“‚ haben auf nationaler Ebene in Italien die gleiche Position in Bezug auf die Ukraine, u.z. der nicht-militärischen Unterstützung. Ebenso wie die Linke, AfD in der BRD.
Die BZ-Grünen sind bekanntlich eine eigene Liste innerhalb der europäischen Grünen. Wie ist die offizielle Position der BZ-Grünen u.a. im Bereich militärische Unterstützung zum Zweck der Selbstverteidigung der Ukraine bzw. wie ist ein Bündnis ohne gemeinsame Werte überhaupt vertretbar?

Di., 04.07.2023 - 10:10 Permalink
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Felix von Wohlgemuth Mi., 05.07.2023 - 09:13

Antwort auf von △rtim post

Die Italienischen Grünen teilen die Position der EGP (European Green Party), welche auf dem Kongress von Kopenhagen am 2-4. Dezember 2022 verabschiedet wurde. Grundlage der Unterstützung für die Ukraine ist das Völkerrecht, gemäß welchem dem Opfer eines widerrechtlichen Angriffskrieges Beistand geleistet werden muss.

Im konkreten Fall fehlt zwar die die rein formale UN-Resolution des Sicherheitsrates, welche das Vorliegen eines Angriffskriegs erklären müsste. Da aber Russland als ständiges Mitglied ein Vetorecht in diesem Gremium besitzt, zeitgleich aber – und das sollte unstrittig sein – der Aggressor ist, wird auf die Verurteilung des Angriffskrieges durch die Generalversammlung der Vereinten Nationen Bezug genommen.

Der Beistand für ein angegriffenes Land umfasst neben Hilfsgütern, Aufnahme von Flüchtlingen, medizinische Unterstützung und Finanzhilfen auch die Lieferung militärischer Ausrüstung, damit Hilfe zur Selbsthilfe überhaupt möglich wird. Ohne Hilfe wäre die Ukraine heute von Russland besetzt und/oder bereits annektiert worden.

Zeitgleich müssen aber auch die diplomatischen Bemühungen zur Beendigung dieses Konfliktes verstärkt werden. Dies alles aber auf der Grundlage des Völkerrechtes, welche die territoriale Integrität des angegriffenen Staates sicherstellen muss.

Hier die gesamte Resolution:
https://europeangreens.eu/content/european-greens-continue-stand-undivi…

Mi., 05.07.2023 - 09:13 Permalink
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△rtim post Mi., 05.07.2023 - 09:39

Antwort auf von Felix von Wohlgemuth

Ich lese: "Alleanza Verdi e Sinistra Nel programma elettorale per le Politiche era scritto: «Va interrotto subito l’invio di armi in Ucraina e riaperta la strada del confronto diplomatico con determinazione e convinzione, prima che sia troppo tardi». Posizioni già espresse in precedenza quando Verdi e Sinistra italiana erano separate."
In:
https://www.corriere.it/politica/23_febbraio_23/anno-guerra-ucraina-ris…

Mi., 05.07.2023 - 09:39 Permalink